Sono 3.150 i nuovi casi di coronavirus registrati in provincia di Agrigento nel periodo compreso tra il 19 e il 25 aprile. Il dato emerge dal bollettino diffuso dall’Asp. I tamponi eseguiti nello stesso periodo sono stati 10.007. Si registrano quattro nuove vittime nell’ultima settimana: ad Agrigento, Campobello di Licata, Palma di Montechiaro e Sciacca. Sale a 530 il numero degli agrigentini deceduti a causa del covid da inizio pandemia. I guariti sono stati 2.082. Ci sono stati invece 10 nuovi ricoveri in ospedale.
Questa la situazione nei comuni in base al report dell’Asp:
Agrigento 1.176; Alessandria della Rocca 26; Aragona 254; Bivona 98; Burgio 47; Calamonaci 18; Caltabellotta 33; Camastra 34; Cammarata 98; Campobello di Licata 200; Canicattì 736; Casteltermini 150; Castrofilippo 56; Cattolica Eraclea 54; Cianciana 50; Comitini 11; Favara 991; Grotte 74; Joppolo Giancaxio 32; Licata 834; Lucca Sicula 20; Menfi 221; Montallegro 46; Montevago 55; Naro 93; Palma di Montechiaro 283; Porto Empedocle 334; Racalmuto 176; Raffadali 249; Ravanusa 138; Realmonte 92; Ribera 176; Sambuca di Sicilia 122; San Biagio Platani 142; San Giovanni Gemini 129; Sant’Angelo Muxaro 56; Santa Elisabetta 49; Santa Margherita Belice 89; Santo Stefano Quisquina 49; Sciacca 771; Siculiana 96; Villafranca Sicula 41; Nave accoglienza migranti 10.
Sono 33 le persone ricoverate: 12 all’ospedale di Ribera e 20 al San Giovanni di Dio di Agrigento. Due persone risultano ricoverate in terapia intensiva a Ribera. Un paziente si trova ricoverato all’hotel covid di Sciacca.
1.328 i vaccini inoculati la scorsa settimana nel territorio provinciale. Scendono le somministrazioni, in particolare di prime dosi, e cominciano a chiudere i centri vaccinali. Anche in provincia di Agrigento, dove il trend dei sieri inoculati è, inevitabilmente, in calo, le strutture allestite chiudono i battenti. Niente più somministrazioni vaccinali nei centri di Palma di Montechiaro e Licata. Il primo allestito al Villaggio Giordano, il secondo, invece, in via Panepinto. Il sindaco di Licata , Giuseppe Galanti, afferma: “Il provvedimento si è reso necessario nell’ottica del risparmio sia di risorse umane che economiche in considerazione dell’ormai esiguo numero di vaccinandi e delle relative prenotazioni. La riapertura dei punti vaccinali verrà valutata in caso di mutate considerazioni epidemiologiche. Per tutti coloro che avranno comunque la necessità di sottoporsi all’inoculazione del siero rimarrà operativo l’hub allestito all’interno dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso”.