Da domani entra in vigore un nuovo Decreto del presidente del Consiglio Conte, per l’emergenza Coronavirus che sarà valido fino al 30 settembre.
Confermato l’obbligo di mascherina al chiuso e all’aperto se non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone. Obbligo di sottoporsi a tampone per chi torna dai 16 Paesi “a rischio”. La capienza per i mezzi pubblici (dopo il lungo braccio di ferro con le Regioni anche in vista della riapertura delle scuole) è stata portata all’80 per cento. Questi i principali contenuti del nuovo Dpcm che proroga i divieti fissati il 10 agosto scorso.
Per quanto riguarda le mascherine le regole non cambiano: è obbligatorio indossarle (esclusi i bambini sotto i 6 anni e i disabili) nei luoghi chiusi aperti al pubblico, mezzi inclusi, e comunque quando non si può garantire il distanziamento. Confermate le nuove regole sui mezzi pubblici, la cui capienza limite è fissata all’80 per cento dei posti (anche per chi viaggia in piedi) mentre gli scuolabus potranno viaggiare pieni purché i ragazzi non restino a bordo più di un quarto d’ora.
Confermato anche l’obbligo di sottoporsi a tampone per chi nei 14 giorni precedenti è stato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta: si può entrare in Italia solo con un test negativo che abbia meno di 72 ore. Oppure bisogna fare, entro 48 ore dall’arrivo, un tampone in aeroporto, in porto o alla frontiera; la terza possibilità è andare a farlo alla Asl o nei drive-in disponibili sul territorio restando, fino a quel momento, in isolamento fiduciario. Confermata pure l’ordinanza che ha vietato il ballo nei locali pubblici e imposto l’obbligo di mascherina anche all’aperto, nei luoghi della movida dove è più facile che si creino assembramenti, dalle 18 alle 6 del mattino.
Le partite di calcio si giocheranno a porte chiuse, l’idea condivisa tra i ministri della Salute di più Paesi Ue è quella di attendere che la curva dei contagi si stabilizzi prima di riaprire gli stadi al pubblico.