Nota di Alessio Lattuca Presidente Confimpresa Euromed – Sicilia al presidente della Regione, Nello Musumeci:
Egregio presidente,
si rende necessario segnalarLe che i tentativi posti in essere dal governo da Lei presieduto, unitamente all’assemblea regionale, per dare un ristoro alle imprese siciliane colpite dal covid-19, si sono rivelati inefficaci a causa, probabilmente, di una burocrazia poco incline alla produttività e alla collaborazione.
Al riguardo risulta opportuno ricordare che il provvedimento che istituisce i rimborsi per le imprese risale allo scorso mese di marzo ma soltanto nel mese di settembre l’apparato dell’assessorato alle attività produttive ha definito le procedure: il cosìdetto Click Day (rivelatosi inadeguato) per consentire alle imprese di richiedere le somme promesse. Successivamente, ma a distanza di un mese, l’assessorato, in presenza della delibera della giunta, ha emanato un decreto secondo il quale tutti i soggetti in regola con la prima istanza avrebbero dovuto integrare i documenti e che in mancanza avrebbero perduto il titolo acquisito.
Il bando contenente tali prescrizioni pubblicato il 2 novembre ha previsto una risicata finestra per la presentazione delle istanze dal 9 al 16 di novembre, compreso sabato e domenica.
Tale procedura ha generato un ulteriore strappo e conseguente “rancore”, perché insufficiente per accogliere in un tempo così esiguo, il comprensibile volume di richieste. A causa della procedura adottata, la scrivente riceve da giorni decine e decine proteste e segnalazioni da parte di imprese esasperate dagli incomprensibili ritardi e da un modus operandi, connotato da rimpalli di responsabilità e di scaricabarile.
Tutte questioni difficilmente accettabili in tempi di normalità, ma insopportabili nell’attuale gravissima crisi causata dalla pandemia e dalla conseguente emergenza sanitaria, economica e sociale della Sicilia.
Non sfugge a nessuno la considerazione sui limiti operativi e tecnico-giuridici che la procedura adottata mostra: infatti l’eventuale soccorso istruttorio come previsto dalla normativa europea e vigente anche nella regione siciliana, può essere completato soltanto a seguito dell’istruzione delle pratiche relative alle prime istanze. Intanto occorrerebbe individuare le responsabilità del mancato funzionamento del portale, certamente, non addebitabili alle imprese.
Tuttavia, poiché alla scrivente (quale parte sociale), non è stata offerta la possibilità di discutere le modalità della procedura da adottare e che sia poco possibile addentrarsi in questioni tecnico-giuridiche, risulta opportuno che il bando sia prorogato di almeno 15 giorni al fine di consentire l’accesso agli interessati e una equa distribuzione delle risorse disponibili fra tutti gli imprenditori che ne hanno i requisiti. E che sia data comunicazione dal suo ufficio stampa affinché tutte le imprese siciliane sappiano che il governo della regione sia in grado di alleggerire i vincoli burocratici e abbia, davvero, un interesse politico per accompagnare le imprese, con l’applicazione di buone pratiche e procedure trasparenti.