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Home» Redazione»Comitato Santa Croce: “Caltanissetta ha bisogno di essere governata”

Comitato Santa Croce: “Caltanissetta ha bisogno di essere governata”

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[embed_video id=47689]Per la prima passeggiata del 2016 ci si reca nel nostro salotto cittadino e non si riesce più a fare quattro
passi non per l’enorme affluenza di gente ma per la sconfortante non presenza di nisseni. Ci viene subito
voglia di tornare a casa, a rifugiarsi nella propria oasi domestica. Ci rattrista vedere tanti volti stanchi, tante anime avvilite perse in pensieri di colore nerofumo con molte attività commerciali che hanno chiuso
definitivamente i battenti, gestite da persone cosiddette “normali”, a chi ha sempre fatto il suo dovere con
dignità, a chi ha seminato ma non raccoglie, a chi spera ed è colpito dal male oscuro dei nostri tempi: la
sperequazione sociale. Fare un bilancio dell’ anno appena trascorso non è alquanto semplice anche se è
consuetudine comune, tra questi ci inseriamo anche noi  componenti del  comitato Santa Croce, liberi
pensatori svincolati da padri o padroni alla ricerca continua del bene comune e del rilancio della nostra
città,  che lasciate le fredde e marmoree panchine della Piazzetta Tripisciano  ci siamo trasferiti sulle più
comode sedie lignei del nostro cenacolo di corso Vittorio Emanuele dove  confortati dal tepore di  questo
inverno primaverile abbiamo dedotto quanto segue: L’ inizio dell’anno 2015 è stato per noi siciliani trionfale  infatti per la prima volta nella storia della repubblica italiana un siciliano assurge  alla più alta poltrona della repubblica italiana: l’ onorevole Sergio Mattarella diventa capo dello Stato,  inorgogliendo ogni figlio di questa  amata terra di Sicilia, speranzosi che tale risultato potesse scuotere le coscienze di tutti i rappresentati politici di ogni ordine e grado, ad operare per il bene comune del popolo, ma tale speranza  fu vana. Analizzando per ordine e grado di importanza l’agire della politica in Sicilia ci accorgiamo che alla regione siciliana sebbene cambino di continuo gli assessori, dove persone senza coscienza e miopi del futuro ci dicono che tutto va bene, mentre dai risultati pubblicati da pochi giorni da un quotidiano economico  nazionale le città siciliane risultano ai primi posti per disoccupazione, soprattutto  quella giovanile e agli ultimi per qualità della vita; e come regalo di fine anno il nostro Governatore  figlio della neo Provincia metropolitana Catanese, ha fatto cancellare il contributo di  €400.000 che l’ex  provincia regionale versava al consorzio universitario della nostra città, il tutto con l’avvallo silenzioso del neo assessore alla formazione, che si dichiara nisseno verace, unitamente ai rappresentanti delle “varie forze politiche”, del  nostro territorio; per non dimenticare anche le varie trattative sindacali per la salvaguardia dei posti di lavoro ad iniziare dall’Anic / di gela così come i Cantieri Navali di Palermo e le tante altre in tutta la Sicilia, mentre il signor Crocetta asserisce di aver aumentato di ben 20.000 nuovi posti di lavoro l’economia della nostra isola, peccato che la maggioranza dei siciliani non l’abbino visti e si ritrovano a chiedere aiuto alla nota trasmissione televisiva “chi la visto” per trovarne la loro collocazione. Ma se tutto  questo avviene nell’ambito della politica regionale, non possiamo dire che le cose siano migliori per quanto riguarda la governabilità locale; se 365 giorni fa, la maggior parte dei nisseni aveva comprensione nelle mancate risposte che la giunta Ruvolo e la politica in generale non erano riuscite  a portare  a termine, si  copriva questa manchevolezza con il poco tempo intercorso  fra le elezioni e la fine dell’anno, e quindi la non conoscenza approfondita di cose e fatti
che si annidano nella macchina pubblica. Ma a distanza di un anno cosa è cambiato? Quali nuove speranze possono entrare nella vita dei nisseni? E delle promesse elettorali cosa si è realizzato? A parer nostro quasi tutte le risposte da dare a questi quesiti sono negative, poiché non si è visto nessuno di quei cambiamenti tanto vituperati nelle promesse elettorali, la città è sempre più povera, i giovani continuano ad emigrare, la mancanza di lavoro attanaglia molte famiglie e la povertà aumenta di giorno in giorno, mentre si continuano a perdere pezzi di economia sia pubblica che privata; la stasi amministrativa è
cosa consolidata è in alcuni assessorati, che dovrebbero essere la colonna portante del rilancio cittadino,
non si muove foglia. La rassegnazione, ahimè, la fa da padrona. Quello della demotivazione è il segnale di
un male che non può più essere ignorato. L’adattamento a questa stasi, sta uccidendo la speranza nel
futuro di una città che andrebbe vissuta, amata e curata. Per questo servono risposte forti, una trasparenza totale della cosa pubblica, una ricostruzione di una barriera etica, che convinca alla legalità che sappia fare del no alla corruzione, un valore imprescindibile. Ma i cocchieri dell’amministrazione comunale, sono scesi dall’alto? O sono una libera scelta di chi è stato scelto dal popolo per guidare la città? Ogni uno di loro ha non solo un nome è cognome  ma sono persone che hanno una coscienza, un’onorabilità e una professionalità che  dovrebbero mettere al servizio dei propri concittadini, ma che in ogni caso rappresentano una forza politica che dovrebbe fare il bene comune per cui ogni partito interessato a tale sevizio dovrebbe spronarli a dare il meglio al territorio da loro gestito. Se questo è il criterio di scelta, allora siamo messi male perché la soglia della meritocrazia è talmente bassa che chiunque può attribuirsi questo ruolo con la scusante di avere ereditato solo rovine  e di non avere la bacchetta magica. Nel mese di Settembre il nostro primo cittadino ha licenziato un suo assessore  facendo credere al popolo che era stata una sua libera scelta al di sopra dei partiti, allora ci chiediamo perché non fa altrettanto con quegli assessori che anno dimostrato in 18 mesi di non volere assumersi nessuna responsabilità e di non saper portare avanti anche i piccole bisogni quotidiani di cui questa città ha bisogno, Vorremmo capire dove sta la verità se sono i partiti ad impedire tale cambiamento o è volontà del primo cittadino a non voler cambiar nulla pur di far rimanere una quiete politica che conservi l’assodato a scapito della collettività. E’ un vero peccato constatare tutto ciò in quanto la città ha risposto positivamente a quella richiesta di democrazia partecipata a cui il sindaco aveva fatto appello , difatti la maggior parte degli avvenimenti e degli eventi compiuti nell’anno 2015 lo si devono alla volontà di partecipazione, e alla voglia di fare del tutto gratuita, di molti cittadini nisseni che hanno detto si a tale richiesta, rendendosi attori protagonisti in prima persona e nel dare contributi e idee per migliorare le condizioni di questa nostra città, un vecchio detto diceva che:” Le parole infiammano ma gli esempi trascinano”, allora per l’ennesima volta noi chiediamo alla politica nissena tutta, di mettere come stella polare del loro operare tale massima; e di rifarsi alle parole che il capo dello Stato Onorevole Sergio Mattarella ha detto il 22 Dicembre u.s. nel fare gli auguri ai componenti della vita pubblica italiana, egli ha testualmente detto : “si ama la propria terra se non si cancella e si rispetta il suo passato, se la politica agisce e non rimane ingessata sulle proprie posizioni ma soprattutto il rilancio parte nel riordino e nello sviluppo dei quartieri “. Quindi Erg. Signor Sindaco dia un’arata alla sua giunta ad iniziare dalla sostituzione di alcuni suoi collaboratori che lo affiancano nell’amministrazione di questa città, i cui nomi sono sulla bocca di tutti i cittadini per la loro INEDIA  dimostrando ciò che lei ha sempre asserito sin dall’inizio del suo mandato quello di non essere imprigionato e vittima dalle segreterie dei partiti per
poter operare meglio lei e aver quei risultati che la città richiede, soprattutto per chi è vittima di
un’angosciante crisi finanziario – economica che oggi, ha anche enormi ripercussioni istituzionali, culturali e morali. Il nostro augurio va ai nisseni ma soprattutto ai protagonisti della politica nel dimostrare coi fatti
che se un cambiamento si vuole si può, e spetta per primo a chi governa darne il buono esempio
soprattutto perché fa da stimolo a chi deve servire con il proprio lavoro la cosa pubblica, i meriti vanno
acquisiti, non si può premiare come viene pubblicato in questi giorni con, somme non indifferenti anche
coloro che dimostrano indifferenza e menefreghismo nel condurre la macchina amministrativa pubblica.
Sì, vogliamo credere che la gente si ribellerà, e a tal proposito questo comitato, ancora una volta, ribadisce
di voler costruire il riscatto di questa città con tutte quelle forze politiche, sociali, associative, culturali e
private che hanno a cuore il vero risveglio morale ed economico di Caltanissetta; ma non siamo disponibili a false ricerche miracolistiche di sviluppo che servono solo a far perdere tempo e ad  illudere e scalfire la
buona fede dei nisseni, ma soprattutto a chi sta trasformando il “giardino “ nisseno in un “deserto”.
Buon 2016 a tutti, con la speranza che fra 366 (anno bisestile) giorni quanto da noi sopra citato abbi trovato ascolto in chi ci amministra.

2016-01-07
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