Dieci ricchi stati, al momento, hanno prenotato il 76% delle scorte di vaccino e ancora oggi decine e decine di nazioni povere non ne hanno avuto alcuno. Ma questa azione è miope, poiché se non vacciniamo il mondo intero la pandemia continuerà a distruggere tutto. Non vale la logica del ” prima gli italiani o prima chicchessia “: pur garantendo la copertura vaccinale a tutta un’area, rimarrà sempre la possibilità che da una sperduta parte del mondo arrivi una nuova variante che metta al tappeto tutto quanto. Dobbiamo vaccinare tutti. Ma mezzo mondo non può permetterselo. Occorre assolutamente sospendere la proprietà intellettuale dei vaccini e condividere la tecnologia per produrli. Nessun esproprio: il tutto, infatti, remunerando i detentori del brevetto e del know how . Si tenga conto, a questo proposito, dei finanziamenti pubblici di cui hanno fruito le aziende per il successo delle loro ricerche. In circostanze gravi, come quella che stiamo vivendo, lo stesso trattato di Marrakech ( con il quale è stato istituito il WTO, l’organizzazione mondiale del commercio ) prevede la sospensione del diritto alla proprietà intellettuale. E anche la Costituzione Italiana prevede tale eventualità. Ecco perché il Collettivo Letizia ha aderito alla campagna hashtag BrevettiLiberi
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