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Home» Riceviamo e pubblichiamo»Cirlinci: “Il lockdown ci ha salvati ma adesso la macchina amministrativa deve rimettersi in moto, Caltanissetta vuole rivivere Gli anni più belli”

Cirlinci: “Il lockdown ci ha salvati ma adesso la macchina amministrativa deve rimettersi in moto, Caltanissetta vuole rivivere Gli anni più belli”

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Dopo mesi dove un po’ tutto si è fermato, si sta tornando alla normalità, almeno quella apparente. Si è tornati a lavorare, le attività economiche pian pianino, non senza qualche ferita, stanno ricominciando a lavorare ai ritmi pre-Covid. Purtroppo non tutto sta ritornando completamente alla normalità, le difficoltà nel riprendere ci sono e sono sotto gli occhi di tutti ed è inutile ripeterle. Siamo stati per mesi chiusi in casa, chi al balcone, chi, avendone la possibilità in campagna; tutti abbiamo comunque sofferto e sperato che questa pandemia finisse al più presto. In città, ma penso anche da altre parti, si sono creati degli schieramenti, dovuti, oltre a personali convinzioni, anche, in alcuni casi, a prese di posizione o contrapposizione che definivano alcuni allarmisti e gufi ed altri che non credevano alla gravità della pandemia. Sta di fatto che a noi è andata meglio che da altre parti. Se a Caltanissetta ha visto 11 decessi, non dico “soltanto”, come spesso ho letto, perchè sono comunque decedute 11 persone, per colpa del virus, alle quali parenti ed amici non hanno neanche potuto porgere l’ultimo saluto, ciò ci deve far comprendere cosa hanno vissuto in altre città che hanno avuto centinaia e centinai di morti. Adesso è inutile dire chi aveva ragione o torto, sta di fatto che il lockdown, piaciuto o non piaciuto, ci ha “salvati” in tempo e messo al riparo da numeri sicuramente più pesanti. Parleremo per anni se le scelte fatte dai governanti siano state giuste o sbagliate, ma ad oggi speriamo di poter dire che, tutto sommato, ci è “andata bene”, non dimenticando però i morti e le loro famiglie. Speriamo di non dover rivivere mai più questo periodo e che il tutto rimanga solo un brutto e triste ricordo, da raccontare alle future generazioni, così come avvenuto per la Spagnola. La prudenza, tanto criticata e, spesso stupidamente sbeffeggiata, deve ancora rimanere, perchè solo la “giusta paura” di un ritorno del virus, come purtroppo sta avvenendo in altri paesi, può evitarci una seconda ondata che sarebbe devastante sotto tutti gli aspetti, sia economici che sociali. Adesso pensiamo alla ripartenza o rigenerazione, termine tanto caro al nostro sindaco, al quale va un mio personalissimo plauso per come ha gestito l’emergenza; giorni difficili in una situazione nuova che nessuno mai si sarebbe sognato di affrontare. Oggi però dobbiamo pensare a cosa fare, ritornare indietro nel tempo e ripartire dal mese di febbraio, non dimenticando però quello che questo periodo ci ha lasciato, ma ciò non deve essere comunque una giustificazione. Ci sono tanti problemi che la città si accingeva ad affrontare e che sono stati, purtroppo, obbligatoriamente congelati. Si torni a mettere in moto la macchina amministrativa, che,anche se non si è mai fermata, è stata sicuramente rallentata, la si rimetta in moto per affrontare tutte quelle tematiche che sono rimaste in sospeso. Si metta in pratica quel programma elettorale ampiamente votato e condiviso dai nisseni; adesso o mai più. Oggi temi come Ospedale, Piscina, Immondizia, Debito ATO, Ordine Pubblico, Centro Storico, Provvidenza, Viabilità, Verde Pubblico e chi ne ha più ne metto devono essere il pane quotidiano della giunta comunale, insieme a progettazione e rilancio economico e turistico della nostra bella città. Tutti noi sappiamo che arriveranno fiumi di denaro, ma sarà bravura e capacità dei nostri amministratori intercettarli e gestirli al meglio. Non mancheranno di certo i soliti “avvoltoi”, quelli non mancano mai, che già in questi mesi hanno cavalcato le difficoltà del periodo per attaccare la politica tutta, locale, regionale e nazionale, avrei voluto vedere loro cosa avrebbero fatto. Oggi però, visto che a quanto pare il pericolo è scampato, almeno così ci dicono, è giunto il momento di tirare fuori le capacità che si sono mostrate e vantate di avere in campagna elettorale e soprattutto, ma son sicuro di ciò, non ci si “pianga addosso” con scuse del tipo “ma abbiamo avuto il coronavirus”. Quando si parte, in questo caso riparte, come prima di un lungo viaggio, si controlla che la macchina sia in perfette condizioni, in questo caso si faccia una bella riunione di giunta, si mettano sul tavolo tutte queste tematiche, ci si guardi bene negli occhi e se si capisca se qualche parte della “macchina” che non da garanzia di rendimento o di durata, si abbia allora il coraggio di cambiare il “pezzo” e si vada avanti senza se e senza ma. Roberto Gambino deve dimostrare di essere quel gladiatore della campagna elettorale e come Massimo Decimo Meridio deve avere la forza di dire ai suoi ”AL MIO SEGNALE, SCATENATE L’INFERNO”. Caltanissetta non può, non deve e non merita di restare indietro, già non potevamo permettercelo prima, figuriamoci oggi. La politica tutta, mi riferisco anche all’opposizione, deve remare a favore, mettersi contro o di traverso sarà un Karakiri che non salverà nessuno, a maggior ragione loro o coloro che pensano che questo atteggiamento posso favorirli politicamente, si sbagliano. Saremo vedette vigili, anche dal “balcone”, tanto criticato quanto emulato, o anche dietro una tastiera, non lasceremo che finti paladini o i famosi “amatori” della città possano sulle nostre spalle avvantaggiarsi politicamente. Guarderemo ai fatti e soprattutto ai risultati, non ci lasceremo ammaliare dalle parole o peggio dalle promesse, come si dice dal nostre parti “taglieremo carne ed ossa”. Poi al solito ci saranno gli stolti, che criticheranno anche se non c’è nulla da criticare, ma non si può aver tutto, qualcuno va solo compreso. Speriamo ci sia obiettività, onestà intellettuale, meno ipocrisia, troppo presente da noi, e voglia veramente di fare e lavorare per il bene della città. All’attuale amministrazione chiediamo risultati concreti…il tempo della parole e dei proclami è ormai finito. Caltanissetta vuole rivivere “GLI ANNI PIU’ BELLI”.
Ad Maiora

Sergio Cirlinci

Caltanissetta|Caltanissetta Coronavirus|Centro storico|Cirlinci|Coronavirus|debito Ato|Gli anni più belli|immondizia|Ordine Pubblico|ospedale|PISCINA|Provvidenza|Viabilità 2020-06-24
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