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Home» Cronaca|Primo piano»Cibi trafugati dal “Malaspina”, nisseno condannato per peculato

Cibi trafugati dal “Malaspina”, nisseno condannato per peculato

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Per i giudici del Tribunale di Caltanissetta è stato Angelo Fausciana, nisseno di 41 anni, a impossessarsi di alcuni cibi custoditi nella dispensa del carcere “Malaspina”. Per l’uomo è scattata la condanna a 2 anni per peculato, con il beneficio della sospensione condizionale della pena.
Il caso è finito “in aula” dopo che, nel 2012, si sono registrate diverse sparizioni di alimenti dalla dispensa. Fausciana, impiegato dell’azienda che forniva gli alimenti al carcere “Malaspina”, avrebbe agito, secondo l’accusa, grazie anche alla complicità di due poliziotti penitenziari.
Secondo quanto emerso finora – grazie anche ad appostamenti degli investigatori e ad alcuni filmati dell’impianto di videosorveglianza del carcere – i due agenti avrebbero consegnato a Fausciana la merce contenuta in alcuni sacchi neri che caricava sul proprio mezzo. Fausciana ha confermato, in aula, l’esistenza dell’accordo con i due poliziotti, precisando però di non conoscere il contenuto delle borse, immaginando che si trattasse di roba da buttare via.
La pm Irene Frudà aveva chiesto la pena di 3 anni per Fausciana, mentre gli avvocati difensori Massimiliano Bellini e Walter Tesauro avevano chiesto l’assoluzione dall’accusa di peculato sostenendo che gli alimenti non erano di proprietà dell’amministrazione statale, si sarebbe trattato di beni in eccesso che dovevano andare al macero e che non erano stati indicati nel registro delle proprietà. La registrazione viene fatta solo dopo una serie di controlli, che, riguardo a quegli stessi alimenti, non erano stati eseguiti, secondo la difesa.
Entro tre mesi si conoscerà la motivazione della sentenza, successivamente gli avvocati Tesauro e Bellini presenteranno l’appello.

"Peculato"|carcere|malaspina 2017-07-13
Tags "Peculato"|carcere|malaspina
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