[embed_video id=104855] All’Auditorium “G.Bufalino” di Caltanissetta si è tenuto l’incontro organizzato dai “Centristi per il Sì” con il presidente della commissione affari esteri del Senato, Pierferdinando Casini.
“Da stasera rappresentiamo la classe dirigente di questo territorio che dimostra affetto per le Istituzioni. Noi siamo per il Sì, per lasciare ai nostri figli un paese moderno, rinnovato e migliore”, ha detto l’assessore regionale al lavoro Gianluca Miccichè.
A trattare la riforma Costituzionale da un punto di vista più tecnico è stato il preside di Giurisprudenza della Kore di Enna, Roberto Di Maria, seguito dagli interventi di Gianluca Miccichè, Giampiero D’Alia e Giovanni Pistorio.
L’intervento più atteso quello dell’ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini.
“I siciliani, così come la maggioranza silenziosa degli italiani, possono fare la differenza e consentire a questo Paese di andare img_4176avanti e di non essere imprigionato nei rancori, nelle invidie e nei risentimenti di chi non vuole consentire a Renzi di fare le Riforme. Dietro l’angolo c’è Grillo, non c’è né Berlusconi o il centrodestra, bisogna dirlo in modo chiaro”, ha spiegato Casini.
L’alternativa al Sì, secondo Casini “è oggi un’autostrada per Grillo e questo è irresponsabilità allo stato puro”.
“Questa riforma ha un padre che è Napolitano e questa è una Riforma di cui da quando sono entrato in parlamento ne ho sempre sentito parlare. Non c’è legislatura in cui non si è parlato di riforma costituzionale per cui nessuno si sta inventando qualcosa, ma questo Governo ha avuto il merito di realizzare ciò che gli altri hanno solamente proclamato come esigenza. Non è facile far votare a 315 senatori la loro decapitazione. Nessun’altra riforma ha fatto questo”.
Se questa riforma viene bocciata, inoltre, per Casini non parleremo più di riduzione del numero dei parlamentari. “Perchè i prossimi eletti diranno che sono stati i cittadini a non volere la riduzione, e saranno legittimati a farlo”.
“Credo – ha detto ancora – che i Cittadini di Caltanissetta siano molto saggi e sanno cosa devono votare e non hanno bisogno dei consigli dei leader internazionali. Ma una cosa però è sicura, stanno aspettando di vedere cosa fa l’Italia, se veramente riesce a fare la riforma. Tutto il mondo sta aspettando di vedere se dopo 50 anni di chiacchiere, l’Italia riesce a fare la riforma”.
Casini respinge in modo netto le ipotesi che circolano in questi giorni sulla possibilità di formare un governo tecnico qualora vinca il No.
“Non esiste l’ipotesi di governi tecnici, ci sono governi politici in questa legislatura come sempre ci sono stati, non c’è bisogno di supplenza dei tecnici ed io penso che oggi non ci sono alternative a Renzi, per cui Renzi oggi è l’unica possibilità che ha l’Italia di evitare il baratro”, anche se vincesse il No.
“Se vince il Sì c’è la possibilità che l’Italia vada avanti, come tutto il mondo pensa, se vince il No si torna al passato, all’instabilità e ai problemi che abbiamo avuto”.