La terra continua a tremare nel Catanese, anche stamane i siciliani hanno avvertito distintamente un altro sisma. La terra ha tremato alle 7.14. Secondo le stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il terremoto di magnitudo 3.1 è avvenuto nella zona di Motta Sant’Anastasia, nella provincia di Catania, a una profondità di 10 chilometri. Stando alle segnalazioni sui social, sono tanti i catanesi che hanno avvertito il terremoto a Misterbianco, Paternò, Camporotondo Etneo, Belpasso, San Pietro Clarenza. Si tratta dei Comuni – tutti nel Catanese – più vicini all’epicentro. La Protezione civile regionale ha invitato, a scopo precauzionale i sindaci delle aree interessate ad attivare la ‘fase di attenzione’ e quanto previsto dai piani di Protezione civile.
Nella serata di ieri lo sciame sismico che ha interessato il Catanese è stato avvertito, nel momento della scossa più forte di magnitudo 4.3, in diverse aree della Sicilia, dalla provincia di Siracusa, all’Ennese e Messinese. “Sentivo le scale scivolare sotto di me”, una delle tante segnalazioni sui social. Qualcuno ha fatto notare come il terremoto in Sicilia sia diventato una “tradizione” di Natale: eventi simili infatti si sono verificati negli ultimi anni di questi tempi proprio nell’area del Catanese. Nella serata di ieri in un’ora circa si sono registrate nove scosse ma fortunatamente non ci sono segnalazioni di danni a persone o cose. La SORIS (Sale a emergenze) di Protezione Civile ha fatto subito una ricognizione telefonica di tutti i sindaci del comprensorio di Motta Santa Anastasia per registrare eventuali danni a cose o persone. Il DG della Protezione Civile Siciliana Salvo Cocina ha tempestivamente chiamato il Presidente della Regione Nello Musumeci e ha anche ricevuto una telefonata da parte del Capo della Protezione Civile Nazionale Fabrizio Curcio.