[embed_video id=123193] Le case popolari di via Puccini devono essere sgomberate. Immediatamente dovranno lasciare gli alloggi i residenti dei numeri civici 3 e 5. A confermarlo l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Tumminelli.Il Comune, infatti, ha ricevuto dal dipartimento infrastrutture della Regione Siciliana e dallo Iacp una relazione inequivocabile. Le case vanno sgomberate per problemi di sicurezza statica degli edifici. L’assessore Tumminelli comunica che l’assessorato regionale alle infrastrutture ha disposto un finanziamento per lo Iacp che dovrà acquistare delle nuove case da dare ai residenti e mentre l’Iacp sta predisponendo il bando per aquisire nuovi immobili, il comune sta reperendo le somme per affittare temporaneamente delle case per le 65 famiglie di via Puccini. Le palazzine una volta sgomberate torneranno all’Istituto che deciderà se abbatterle e ricostruirle oppure solo abbatterle. E’ passato un anno da quando il prof. Fabio Neri del Dipartimento di ingegneria civile dell’Università di Catania aveva stilato una relazione con la quale si evidenziava che con le opportune opere di consolidamento gli alloggi di via Giacomo Puccini potevano continuare ad essere abitati. Con la prescrizione di immediate opere di messa in sicurezza, che vennero effettuate dallo Iacp e che hanno consentito alle famiglie di vivere negli appartamenti di via Puccini fino ad oggi. Ma nelle more dovevano essere anche avviati i lavori definitivi di consolidamento. Anche perchè in una prima relazione lo stesso Dipartimento avvertiva in ultima istanza il rischio di un possibile cedimento della struttura. Poi sono seguiti carotaggi nelle fondazioni e nella struttura in ferro del cemento armato che evidentemente hanno dato risultati non confortanti e in assenza di opere di consolidamento le palazzine non possono più essere abitate. In tal senso sono stati due gli ordini di problemi. Il primo è che le opere di consolidamento andavano comunque effettuate senza la presenza dei residenti. Il secondo è che la proprietà delle 64 abitazioni è solo per la metà dello Iacp e per la restate parte di privati che negli anni ne hanno riscattato il titolo. E non tutti sarebbero stati nella possibilità di sborsare ingenti somme per i lavori anche perchè, dicono i proprietari, “ci hanno venduto case pericolanti, ci hanno imbrogliati”.
Ultime notizie:
-
Sabrina Milone è il nuovo Presidente FAI Sicilia | 27 Nov 2023
-
Ripristino assistenza sanitaria di base a Mazzarino | 27 Nov 2023
-
Asu, il personale potrà svolgere 36 ore fino al 31 dicembre | 27 Nov 2023
-
Chiarimenti sul Bonus porte blindate | 27 Nov 2023
-
Camera di Commercio Caltanissetta: bando doppia transizione digitale ed ecologica | 27 Nov 2023
-
Sanità, la Regione seleziona medici stranieri: pubblicato avviso | 27 Nov 2023