Siciliainformazioni.it – A Carnevale non proprio ogni scherzo vale. Ma a <strong>Blufi</strong>, sulle Madonie, sembrano non saperlo e per la sfilata dei carri allegorici hanno pensato bene di farne uno di cattivo gusto a tutte le donne. Per le strade del piccolo paese, tra musica e coriandoli, si è potuta ammirare una <strong>Betty Boop di cartapesta, in perizoma e reggiseno</strong>, piegata sulle ginocchia, che invitava i passanti a raggiungerla. Inutile dire che la posizione fa pensare a tutt’altro che ad una allegoria, al contrario è talmente esplicita da lasciare poco spazio all’immaginazione, perfino nelle parti intime. Un lavoro cesellino, insomma. <strong>Aver progettato e realizzato un carro del genere costituisce l’ennesima offesa al corpo femminile</strong>, che ormai ha assunto sempre più lo status di merce di scambio. Il tutto con l’aggravante di averlo fatto sfilare nel paese dove pochi mesi fa si è consumato l’ennesimo “femminicidio” (parola orribile, ma efficace) ai danni della farmacista <strong>Giuseppina Jacona</strong>, sgozzata durante una rapina. Ma non sono solo le strade di Blufi ad accogliere Betty Boop in versione hot, perché sono previste anche sfilate in altri paesi delle Madonie, precisamente Geraci Siculo, Gangi e Bompietro. <strong>A sollevare il caso è stata Maria Vittoria Cerami, avvocato, da anni attiva contro la violenza sulle donne</strong>, che ha condiviso su Facebook le foto del carro incriminato. “Ho chiesto l’intervento dei carabinieri, cosa che è stata fatta anche da altre donne – ha detto a <em>SiciliaInformazioni</em> – sono indignata per quello che ho visto, è un messaggio di violenza e umiliazione, aggravato dal fatto che potenzialmente poteva essere visto da bambini. Dopo la mia denuncia, – afferma – <strong>ho ricevuto anche minacce telefoniche</strong> e nessuno dei sindaci dei comuni dove è prevista la sfilata mi ancora telefonato per solidarietà”. <strong>Le foto hanno fatto subito il giro di Facebook, suscitando centinaia di commenti indignati.</strong> “E poi ci meravigliamo se veniamo ancora maltrattate e uccise! Questo è quello che ancora rappresentiamo per alcuni uomini”, scrive una donna; “è osceno! Dovrebbero vergognarsi, la popolazione dovrebbe boicottare la sfilata e manifestare sotto al Comune”, scrive un’altra. “Dopo i tanti femminicidi, – scrive, inoltre, un internauta – è offensivo per tutte le donne del mondo, siano esse madri, sorelle, mogli. Non ho capito dov’è l’allegoria, se non nel disgusto”. A commentare sul social network c’è anche <strong>il sindaco di Castellana Sicula, Pino Di Martino</strong>, che scrive: “Carnevale o non carnevale, una bassezza e una caduta di stile, i tanti ipocriti benpensanti diranno che non c’è nulla di cui scandalizzarsi
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