C’è troppa fame in giro…
La sana politica è circondata ed il problema è circolare.
Il sistema politico che ci avvinghia nella sua morsa e ci stritola è un meccanismo autoreferenziale.
Ovvero la politica finanzia ed alimenta se stessa attraverso la politica del bisogno accrescendo il voto clientelare di cui si nutre…. Questo è il mostro che sta divorando Canicattì.
Questo mostro che tutto fagocita ha però una controindicazione che è però esiziale per la collettività che ha dentro questo cancro.
Questa politica ha bisogno di un mare di soldi per finanziarsi.
E non è un caso che ci troviamo con un buco di bilancio pauroso….
Quando finirà?
O quando la cittadinanza prende coscienza della reale entità del problema e si rende conto che quei concittadini ascari arruolati rispondono ad una logica diversa dal bene comune, rispondono alla necessità di vendersi l’anima per assicurarsi di partecipare al banchetto.
Per questo fioriscono i fenomeni di analfabetismo funzionale che in una settimana diventano provvisoriamente laureati per il tempo necessario ad abbagliare gli elettori.
La seconda soluzione finale è purtroppo dolorosissima, ma è la strada che stiamo imboccando pur senza via di uscita.
Finirà quando morirà questa comunità ed allora i parassiti che se ne sono nutriti lasceranno la carcassa già spolpata ed andranno ad infestare altri paesi dissanguandoli.
Ma poi a cosa gli serve tutto questo denaro e tutto questo potere? Hanno dimenticato che viviamo tutti sotto lo stesso cielo e tutti a breve saremo polvere.
Avvocato Fabio Li Calsi ( Canicattì e dintorni)