Canicattì, avvocato Fabio Li Calsi:
A Giuseppe, Umberto, Cesare, Caterina, Filomena etc.. Etc.
Caro Giuseppe… Non è una porcata nella sua genesi e nella sua natura… Ontologicamente diresti caro Giuseppe tu che hai una cultura umanistica…
È però diventato una zozzeria nella sua pratica applicazione ed ancor di più nella sua evoluzione… Oggi è preteso da una folta congerie di nullafacenti imbelli come un pizzo che lo stato deve per tenere a bada le lasse masse di sottoproletariato urbano, dedito da secoli al prossenetico vivere da saprofiti alle spalle di chi lavora e produce per gli altri….
Alcune considerazioni però sono indefettibili per supportare la nostra tesi e non scadere nel solito vizio italico del relativismo morale e etico.
1. Il foraggiare le masse del sottoproletariato è vizio antico, anzi antichissimo. I romani davano oboli, panem et circenses quasi ogni anno per accattivarsi il consenso delle masse. Il termine clientes o clientela o clientelare ha una accezione diversa, dal suo uso prettamente commerciale, solo in Italia… Solo noi siamo stati capaci di declinarlo nel suo senso degenere e negativo che tutti conosciamo…
Ieri i latini, oggi ai nostri giorni la politica dei partiti dona prebende e posticini vari per fini elettorali e di governo del consenso… La politica autoreferenziale non va alla ricerca di un patrimonio valoriale da condividere ma solo di consensi da comprare con questo tipo di norme-marchette che non sono reato perché fatte in un consesso {parlamento} che gestisce il disvalore penale dei comportamenti decretando dogmaticamente che i loro comportamenti, seppur delinquenziali, per il solo fatto di essere pubblicati in gazzetta sono scriminati da una patente di legalità.
Rifletti caro Giuseppe… Se però tu lo stesso comportamento o fatto lo fai da singolo, da candidato è reato, ovvero voto di scambio o traffico di influenze.
2. Dovremmo essere così corretti e moralmente retti da ammettere che il nostro legittimo scandalo e perturbamento etico va esteso ad ogni campo e settore.
Quindi per esempio: alla politica non essendo certo di esempio lo spregevole costume di creare posti di sottogoverno al trombato di turno per utilizzarlo poi certamente per fini non commendevoli… {perché questa condotta non è voto scambio?}.
A tutto il fenomeno della immigrazione che oggi è diventata una piaga sociale di tutto un grumo di Interessi e corruttela che ha procurato facili ricchezze in soggetti mercanti di carne umana senza scrupolo alcuno..
Allora per concludere, se il principio morale ed eticamente valido da sostenere è che il denaro erogato a pioggia e senza nessuna valida motivazione sinallagmatica, quale è il lavoro e la sua utilità sociale, è fatto censurabile e portatore di disvalore morale, detto concetto deve, ribadisco deve, informare ogni nostro agire, ogni livello, ogni meandro di questo consesso civile… Perché non c’è civiltà senza precetti etici universalmente riconosciuti.
L’Italia è un paese che ha scelto di vivere senza alcun principio etico e quindi è destinato a perire.