Di Danila Bonsangue
Un’altra odissea vissuta al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta da un uomo che si era ferito ad una mano a causa di un incidente. Aveva bisogno di medicazione e punti di sutura al dito. Il pensionato di San Cataldo è stato al Pronto soccorso dalle 16.00 del pomeriggio di venerdì 19 novembre alle 2 di notte di sabato 20 novembre e racconta: “Dieci ore d’attesa perché c’era un solo medico costretto a fare i salti mortali tra le varie emergenze. Dopo essermi ferito, sono andato immediatamente al pronto soccorso di Caltanissetta, in preda ad un forte dolore. Arrivato, mi è stato assegnato il codice verde, e mi è stato detto che avrei dovuto aspettare perché c’era tanta gente. Ero in preda ad un dolore fortissimo, tanto che dopo due ore, ho deciso di tornare a San Cataldo e chiedere aiuto alla guardia medica dove il medico mi ha detto che dovevo tornare in ospedale, perché necessitavano dei punti. Quando sono tornato al pronto soccorso del Sant’Elia, c’era altra gente che arrivava in condizioni più gravi delle mie. Mi hanno detto di pazientare, finalmente dopo ore sono stato invitato a fare una radiografia. Non c’era alcun infermiere per accompagnarmi, tornando la dottoressa di turno, gentilissima, ha completato l’intervento con i punti. Voglio ringraziare lei e i pochi infermieri presenti, costretti a fare salti mortali per lavorare. Ma così è disumano. Il pronto soccorso deve essere potenziato»