A Caltanissetta Andrea Maniaci, 23 anni e altri 5 ragazzi, ieri 11 ottobre alle 17 hanno pulito la villetta vicino la scuola superiore I.P.S.I.A Galileo Galilei. Andrea dichiara: “Ciò che abbiamo trovato è impressionante, pile, batterie di cellulare, una cassa per la musica, frazioni di sedie di plastica, oltre a un infinità di cicche e schegge di vetro di bottiglia.Questa piccola struttura abbandonata svolge la funzione di latrina pubblica. Dentro infatti c’erano svariate feci umane oltre ai fogli delle riviste per pulirsi e altri rifiuti bagnati d’urina. In tutta la villetta non c’è un cestino e di sera, a causa dell’assenza dell’illuminazione, resta all’oscuro. Veramente noi facciamo così tanto schifo da meritarci questo? E se anche fossimo veramente una schifezza di società, non sarebbe forse il caso di cambiare rotta? La nostra amministrazione comunale non dovrebbe forse darsi una svegliata? Noi continueremo a pulire. Se volete migliorare la nostra città senza aspettare le chimere dei politicanti, unitevi a noi!”
( Intervista ad Andrea Maniaci, 23 anni, studente universitario)
Da quanto tempo pulite?
“Noi, 5 mesi fa, ci siamo stancati di vivere in una città in cui praticamente ogni spazio verde è contaminato da rifiuti. Abbiamo capito che lamentarci e aspettare l’intervento dei politici era inutile e perciò ci siamo dati da fare decidendo di dedicarci personalmente alla soluzione del problema.”
Come pensi che si possa risolvere il problema dei rifiuti a Caltanissetta?
“Credo che sia un problema complesso e che ci siano diversi attori in campo ognuno con proprie responsabilità.
Partendo dalle istituzioni, le disattese promesse del Sindaco Gambino riguardanti i cestini pubblici della raccolta differenziata mi fanno pensare che il Comune non abbia preso seriamente la lotta contro l’inquinamento.
La Dusty sul verde non tocca palla e noi lo riscontriamo da rifiuti storici che troviamo costantemente nel nostro terreno.
La città è piena di barbari che vedono il nostro suolo come unico cestino possibile.
I vigili non fanno multe a chi getta rifiuti a terra.
Vista questa difficile situazione credo che debbano essere le istituzioni a muoversi per prime mettendo i cestini, facendo multe ed educando la cittadinanza al rispetto della cosa pubblica.
Ma dove vogliamo andare se lo stesso Sindaco promette e non mantiene?”
Ha detto che il Sindaco non mantiene le promesse, a cosa ti riferisci?
“Il 12 giugno ho parlato, a nome del gruppo di volontari, con il sindaco Gambino. Dopo una lunga discussione nella quale palesava l’impotenza della municipale nel gestire questo fenomeno, ha dato la sua parola che avrebbero messo i cestini pubblici per la raccolta differenziata nelle nostre strade a partire da luglio. I mesi sono passati e tutt’oggi dei cestini non si sa nulla.”
Perché hai deciso di prenderti questo impegno?
“Perché la città è sporca, la nostra terra è contaminata da rifiuti di ogni tipo e tantissima gente crede che questo sia normale. Io penso che questa “normalità” sia semplicemente inaccettabile e che noi giovani dobbiamo unirci e impegnarci per cambiare le cose. È nostro dovere prenderci cura dell’ambiente.”
Chi si vuole unire a voi cosa dovrebbe fare?
“Chiunque abbia a cuore la tutela dell’ambiente può contattarmi sia su Facebook che al mio numero di cellulare: 3494416778.
La città è grande, i rifiuti sono un infinità e da soli non possiamo farcela. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti i cittadini di buona volontà se vogliamo realmente migliorare Caltanissetta.”