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Home» Redazione»Caltanissetta Protagonista: è tempo di recuperare i finanziamenti

Caltanissetta Protagonista: è tempo di recuperare i finanziamenti

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In un rapporto di estrema collaborazione con l’Amministrazione, fino ad oggi purtroppo
disinformata e assente, dimostrando a coloro che sono sempre pronti con sufficienza e superficialità a dire
che i Comuni non hanno risorse, mettendo in evidenza la professionalità e competenza la capacità di
Caltanissetta Protagonista di dare sempre e comunque risposte concrete ai problemi del nostro territorio,
oggi presentiamo con orgoglio e soddisfazione una soluzione tecnica che può realmente permettere di far
riprendere a breve il mondo dei lavori pubblici a Caltanissetta.
Abbiamo sempre detto che occorre attrarre quanti più finanziamenti possibili, che serve un parco
progetti, che bisogna stabilire un contatto con l’Europa che possa permetterci di ridare ossigeno in termini
economici alla città. Oggi vi diciamo che abbiamo la possibilità. Vi segnaliamo un percorso che mira dritto
all’obiettivo di finanziamento di opere pubbliche senza alcun dubbio e senza incertezze, a prova di qualsiasi
strumentalizzazione, domanda, quesito, reticenza, dubbio e perplessità.
Come è possibile notare analizzando i piani triennali delle opere pubbliche della città dal 2006 ad
oggi di fatto non esistono più opere in programma se non banali lavori di manutenzione. Non ci sono
progetti di alcun tipo che proiettano verso lo sviluppo, non ci sono opere di project financing, nulla di nulla.
Tutto diverso prima quando ancora non era stata recepita la normativa comunitaria 92/50 che in Sicilia si
attua con la L.R. n. 7 del 2 agosto 2002. I piani triennali di allora erano pieni zeppi soprattutto di progetti
preliminari che formavano un autentico libro dei sogni. Allora si potevano dare incarichi di progettazione a
professionisti esterni con l’accordo del pagamento della parcella a finanziamento dell’opera avvenuto. La
maggior parte dei progetti erano presentati così.
Ma oggi è possibile, in presenza di un quadro normativo completamente diverso, con l’impossibilità
di dare incarichi diretti per importi non superiori a quarantamila mila euro e con le altre procedure ad
evidenza pubblica per incarichi di importi superiori, prevedere una nuova progettazione per le stesse opere
previste allora? In pratica, se esiste già un progettista incaricato posso prevedere quell’opera affidando il
progetto con le procedure attuali? Posso quindi recuperare vecchi progetti, adeguandoli alla luce del nuovo
quadro normativo? Questo se lo è chiesto l’Europarlamentare Giovanni La Via che in due momenti diversi
nel 2013 e nel 2014 ha formulato preciso quesito alla Commissione Europea. La risposta è stata
sorprendentemente positiva. Cioè la Commissione Europea ha sancito che non soltanto il progettista
dell’opera prevista anche con un semplice progetto preliminare rimaneva legittimamente titolato per quel
livello di progettazione, a prescindere dall’importo dal costo dell’opera, ma il suo compenso sarebbe
rientrato nel quadro economico dell’opera stessa; senza alcun aggravio, cioè costo di progetto a carico del
committente. Ovviamente stiamo sintetizzando grossolanamente giusto per rendere il concetto.
Con queste due risposte l’On. La Via ha proceduto a investire l’Assessorato alle Infrastrutture della
Regione Siciliana, deputato alla gestione dei progetti del POR FESR Sicilia. Anche in questo caso, e non
poteva essere diversamente, c’è stato un pronunciamento positivo da parte dell’Assessorato per mezzo
della circolare n. 3 del 2014. Ma questa indicazione, confortata da riferimenti giuridici inequivocabili, è
stata ignorata in pratica da tutti perché probabilmente comportava un gran lavoro di ripresa dei progetti e forse perché si sarebbe potuto aprire qualche contenzioso, invero improbabile. A questo punto per togliere
ogni dubbio è stato chiesto un parere all’Avvocato Generale del Regione che, nel 2017 ha sostanzialmente
confermato quanto detto dalla Commissione Europea e dalla stessa Regione. E in ogni caso fino ad ora
abbiamo approfondito la questione anche dal punto di vista tecnico e pratico affinché fosse spazzato via
ogni dubbio sulla reale applicazione. Oggi abbiamo la certezza sulla correttezza della procedura e la ferrea
volontà dell’Assessore Falcone e del Presidente Musumeci di non perdere un solo euro di finanziamento.
Non resta allora che andare a fare una ricerca di tutti quei progetti presenti al Comune, messi allora
in disparte, contattare i progettisti, fare in modo che gli stessi siano disponibili ad adeguare i progetti ai
sensi del D.Lgs 50/2016, stabilendo con essi ovviamente una nuova parcella con trattativa negoziata e con
un nuovo disciplinare d’incarico che preveda il pagamento a finanziamento avvenuto.
Bisogna valutare attentamente i progetti per i quali il finanziamento è ammissibile e cioè che rientri
nel programma del POR FESR; per far questo, chiaramente, occorre una seria cabina di regia del Comune.
Ruolo fondamentale, è chiaro, avrà il Responsabile Unico del Procedimento.
Avendo anche analizzato i piani triennali fino al 2000, le opere da recuperare dei vari settori, la cui
progettazione era stata affidata a professionisti esterni, potrebbero avere un valore attuale di circa 100
milioni di euro. Si tratta principalmente di strade, scuole e ambiente. Ma avere comunque la possibilità di
ottenere un qualsiasi finanziamento rappresenta un saldo positivo e risorse per la città.
Abbiamo deciso di rompere gli indugi adesso, avendo completato l’acquisizione di informazioni e
pareri anche giuridici, anticipando il più presto possibile la comunicazione di questa opportunità, perché
ora si gioca sul tempo e sulla qualità dei progetti. Avremmo potuto parlarne in piena campagna elettorale
ma non avremmo fatto l’interesse di Caltanissetta.

caltanissetta protagonista|Finanziamenti 2018-10-26
Tags caltanissetta protagonista|Finanziamenti
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