Nessuno spiraglio per la risoluzione in tempi brevi della questione relativa al dimezzamento delle
ore ad opera del Libero consorzio comunale di Caltanissetta del servizio scolastico di assistenza
all’autonomia e comunicazione rivolto agli studenti e studentesse delle scuole secondarie di II grado
della provincia nissena e dell’assistenza didattica domiciliare per audiolesi e videolesi.
La situazione si profila, anzi, ancora più critica, in quanto a partire dal 30 novembre saranno sospesi
pure i servizi di trasporto e igienico-personale.
“La sospensione di tutti i servizi scolastici offerti dall’ex Provincia di Caltanissetta – dice Maria
Grazia Pignataro, vice coordinatrice della Consulta comunale delle disabilità e presidente
dell’associazione Ispedd ( Istituto per i disturbi pervasivi dello sviluppo e autismo) di Caltanissetta-
costituisce interruzione di pubblico servizio e quindi si configura come un atto perseguibile
penalmente. Gli studenti e le studentesse disabili hanno diritto a frequentare le lezioni alla stessa
stregua dei loro coetanei normodotati senza alcuna forma di discriminazione, secondo quanto
prescritto dagli articoli 3,33 e 34 della nostra Costituzione”.
Il Libero consorzio comunale di Caltanissetta, che dallo scorso 22 ottobre con una nota protocollare
rivolta a tutte le scuole secondarie di II grado e alle cooperative accreditate per lo svolgimento dei
servizi ha provveduto a ridurre del 50% le ore dell’asacom, accusa l’Assessorato regionale alla
Famiglia, alle politiche sociali e al lavoro di non aver dato l’intera somma richiesta a saldo, 615
mila euro, per consentire il proseguo dei servizi scolastici fino al prossimo 31 dicembre.
L’Assessorato, dal canto suo, ha fatto che ha inviato una nota protocollare, dopo la riunione
dell’Osservatorio regionale sulla condizione della persona con disabilità, all’Assessorato
dell’economia per il rimpinguamento delle somme richieste ed è a tutt’oggi in attesa di risposta.
“Ci siamo rivolti – continua la Pignataro – alla Prefettura perché intervenga nella delicata questione
e fornisca un contributo decisivo per una sua rapida risoluzione”.
Intanto il Comitato di famiglie nissene, “La voce dei disabili”, ha indetto per il prossimo 19
novembre un sit-in di protesta in viale Regina Margherita alle ore 10 teso a convogliare quante più
famiglie e associazioni possibili per esprimere profonda indignazione e sdegno verso una situazione
che rischia di avere gravi ricadute non solo sulle persone disabili, ma anche, a diversi livelli e con
diverse modalità, sull’intera collettività.
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