È stato presentato anche a Caltanissetta, presso la Caserma Guccione, l’edizione 2019 del
Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri, dedicato alla ricorrenza dei 40 anni
dall’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e dei 50
anni dall’istituzione dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Ad illustrarlo, il Comandante Provinciale, Colonnello Baldassare Daidone, il quale ha
evidenziato come le pagine del Calendario presentino sia una carrellata dei siti italiani
tutelati dall’UNESCO sia un breve racconto sull’evoluzione dei Carabinieri negli ultimi
decenni, con le varie specialità e componenti che la caratterizzano.
Presenti all’incontro anche il Tenente Colonnello Restuccia, il Capitano Epifani e il
Luogotenente Lo Piccolo.
In particolare nella tavola del mese di gennaio viene illustrato il Comando Tutela
Patrimonio Culturale che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura”
all’Unesco. Il volto di una donna del reparto fa da sfondo alle immagini del Centro Storico
di San Geminiano, dell’Arte Rupestre della Valle Camonica, della Chiesa e del convento
Domenicano di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci, di Piazza
del Duomo a Pisa.
A febbraio lo sguardo attento di un carabiniere in pettorina simboleggia l’attività
investigativa. Nel 1974, da un intuizione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nasce il
“Nucleo Speciale di polizia Giudiziaria”, che sviluppa un nuovo modello operativo
antesignano del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS). Il Carabiniere con pettorina
fa da sfondo alla Città di Vicenza e alle ville del Palladio in Veneto, all’insediamento
industriale Crespi d’Adda, ai Sassi e al Parco delle Chiese Rupestri di Matera, al Centro
Storico di Siena.
Il 1978 è l’anno di nascita del Gruppo di Intervento Speciale (GIS), l’unità viene descritta
nel mese di marzo. Il volto di un Operatore GIS, coperto da passamontagna, fa da sfondo
a Ferrara, città del Rinascimento, e al Delta del Po, a Castel del Monte, ai Monumenti
paleocristiani di Ravenna e ai Trulli di Alberobello.
Il mese di aprile è incentrato sull’innovazione del numero di pronto intervento “112”
introdotto nel 1980. E’ rappresentato il volto rassicurante del “Carabiniere della
Radiomobile”, che fa da sfondo al Centro Storico di Pienza, al Palazzo reale del XVIII di
Caserta con il Parco, all’acquedotto vanvitelliano e al Complesso di San Leucio, alla
Costiera Amalfitana e alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata.
A maggio è il volto di un Corazziere a rappresentare il valore dei Reparti per Specifiche
Esigenze, di cui fanno parte, oltre al Reggimento Corazzieri, i Carabinieri degli Organismi
Costituzionali e i Comandi di polizia Militare per le Forze Armate e per il Ministero della
Difesa. Il Corazziere fa da sfondo alle Residenze Sabaude, al sito archeologico Su Nuraxi
di Barumini, a Modena, Cattedrale, Torre Civita e Piazza Grande, a Portovenere, Cinque
Terre e Isole.
A giugno viene raccontata l’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentata da una
donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS), impegnata in
una meticolosa ricerca. Il RaCIS, insieme ai Comandi Carabinieri Antifalsificazione
Monetaria, Banca d’Italia, Tutela della Salute, Tutela del Lavoro, Tutela del Patrimonio
Culturale e al Raggruppamento Aeromobili, è inserito nella Divisione Unità Specializzate,
e costituiscono un prezioso supporto per tutti i reparti dell’Arma. In questo mese sono
graficamente rappresentati l’Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquilei, Piazza
Armerina, Villa Romana del Casale, l’Orto botanico di Padova e l’Area Archeologica di
Agrigento.
Nelle pagine centrali una donna e un uomo Carabinieri in Grande Uniforme Speciale
fanno da sfondo ai siti Unesco Centro Storico di Napoli, Centro Sorico di Firenze, Venezia
e la sua Laguna, Centro Storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede.
A luglio il volto determinato di un Carabiniere paracadutista rappresenta l’impegno
all’estero dell’Arma, un coinvolgimento corale dell’Istituzione a supporto delle strategie
del Paese. Il 1° Reggimento Carabiniere Paracadutisti “Tuscania”, il 13° Reggimento
Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” e il 7° Reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige”
sono inquadrati nella 2^ Brigata Mobile e costituiscono un bacino privilegiato per le
missioni all’estero o per i servizi di supporto alle Sedi Diplomatiche italiane più a rischio.
Il volto del Carabiniere paracadutista fa da sfondo al Centro Storico di Urbino, alle Isole
Eolie, al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum,
Velia e la Certosa di Padula, a Villa Adriana – Tivoli.
Nel mese di agosto il volto di un giovane Allievo Carabiniere rappresenta la formazione e
l’addestramento, quali ingredienti indispensabili del percorso professionale
dell’istituzione. Per queste attività altamente specializzate l’Arma si è dotata di una
specifica organizzazione che ne cura tutti gli aspetti, da quelli di base, a quelli
specialistici. Il giovane allievo Carabiniere è associato ai siti Unesco di Villa d’Este –
Tivoli, Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani, delle città tardo barocche
della Val di Noto – Sicilia sud orientale e della Città di Verona.
Lo sguardo limpido e sereno di un atleta Carabiniere, proposto nel mese di settembre, è il
simbolo dell’attenzione dell’Arma allo sport, quale elemento fondante della formazione e
dell’addestramento, ma soprattutto punto di riferimento valoriale imprescindibile. Lo
sport, inteso come sacrificio, impegno e sana tensione al risultato è quanto di più prossimo
alla vocazione originaria del Carabiniere. Nelle pagine del mese di settembre sono
rappresentati i siti Unesco di Genova, le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, la
Val d’Orcia , Mantova e Sabbioneta, Siracusa.
A ottobre lo sguardo composto e attento di un carabiniere impiegato in ordine pubblico
rappresenta il segno distintivo dell’impegno e della responsabilità con cui l’Arma assolve
questo delicatissimo compito, tradizionalmente svolto dai Reggimenti e dai Battaglioni
dell’organizzazione Mobile. Il volto di questo carabiniere della linea mobile fa da sfondo
alle Dolomiti, alla Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina, al Monte San
Giorgio e ai “Longobardi in Italia. Luoghi di potere”.
A novembre è stata rappresentata l’attenzione costante dell’Arma all’ambiente, attraverso
lo sguardo che va oltre l’orizzonte di un Carabiniere Forestale. Il Carabiniere Forestale,
pur essendo di recente istituzione, affonda le sue radici nella più che trentennale
esperienza dell’Arma maturata con i suoi Nuclei Operativi Ecologici. Con l’assorbimento
del Corpo Forestale dello Stato, è stato costituito un Comando interamente dedicato alla
salvaguardia della natura con una peculiare attenzione alle molteplici implicazioni dei
reati ambientali. Insieme ai “Carabinieri Forestali”, l’Arma ha di fatto costituito una Forza
di polizia ambientale senza precedenti per ampiezza e potenzialità. Al Carabiniere
Forestale sono associati i siti Unesco delle Ville e Giardini medicei in Toscana, dei
Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato, dei Siti palafitticoli
preistorici delle Alpi e del Monte Etna.
L’ultimo mese dell’anno è dedicato alla musica. Sulla pagina di dicembre è rappresentato
il volto di una donna Carabiniere della Banda musicale dell’Arma. I musicisti del
complesso sono l’anima dell’impegno dell’Istituzione nella divulgazione della tradizione
musicale bandistica in Italia e nel mondo. I siti Unesco associati sono Palermo arabo-
normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale, le Antiche faggete primordiali dei Carpazi
e di altre regioni d’Europa Ivrea, città industriale del XX secolo e Le opere di difesa
veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale.