Nella notte a cavallo tra il 3 e il 4 giugno, i Carabinieri della Compagnia di Caltanissetta sono stati chiamati ad intervenire per un omicidio consumatosi in via San Cataldo, nel centro storico del capoluogo nisseno, ai danni di un giovane pakistano. Le indagini condotte dai militari della Sezione Operativa del NORM di Caltanissetta, coadiuvati da personale della Stazione di Caltanissetta e della Sezione
Radiomobile del NORM, hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda di sangue, identificando quattro connazionali della vittima resisi responsabili dell’efferato delitto.
Già dopo poco tempo dalla realizzazione dell’omicidio, i Carabinieri erano riusciti a fermare due componenti della banda che, per sottrarsi alla cattura, avevano provato a trovare rifugio da un loro connazionale, residente nei pressi di via San Cataldo. I militari, dopo aver sentito alcuni testimoni oculari, avevano individuato il palazzo ed avevano fatto immediatamente irruzione: vani sono stati i tentativi del fiancheggiatore, arrestato per favoreggiamento personale, di ritardare l’ingresso dei militari e di facilitare la fuga dei due assassini.
Da quel momento in poi i Carabinieri del NORM, anche grazie alla collaborazione di personale specializzato nei rilievi tecnici del Nucleo Investigativo di Caltanissetta, hanno eseguito una serie di sopraluoghi sia nelle abitazioni dei fermati sia in quella in cui si era consumato l’omicidio, rinvenendo, occultato alla vista, l’arma del delitto, ovvero un coltello di circa 30 cm.
Le indagini si sono quindi concentrate sulla ricerca di ulteriori della banda ed in questo contesto preziosa è stata la collaborazione di testimoni e delle immagini di video sorveglianza presenti in zona, dalle quali è stato possibile risalire alle generalità di altri due pakistani. L’attività d’indagine ha permesso, quindi, di rintracciare un’abitazione di Canicattì in cui gli ultimi componenti della banda avevano verosimilmente trovato rifugio. Nel tardo pomeriggio del 04 giugno, quindi, anche con l’appoggio di militari dell’Arma della provincia di Agrigento, è scattato un ulteriore blitz. I due rei hanno provato una fuga, immediatamente interrotta dai Carabinieri.
Le cinque persone coinvolte, attualmente in custodia cautelare in carcere a Caltanissetta ed Agrigento, compariranno oggi davanti al GIP per l’udienza di convalida dei fermi.
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