“Si faccia piena luce sui motivi alla base dell’omicidio di Adnan Siddique e sulla diffusione dello sfruttamento dei braccianti agricoli nelle campagne tra le provincie di Caltanissetta ed Agrigento. Oltre ai responsabili materiali dell’atroce delitto chiediamo agli inquirenti di accertare quali siano le proporzioni del fenomeno del caporalato nel territorio nisseno ed individuare eventuali altri responsabili.
Non è tollerabile – prosegue il presidente dell’ARCI di Caltanissetta – che in una democrazia avanzata come la nostra, ci siano cittadini che perdano la vita solo per aver rivendicato un diritto. La morte di Adnan Siddique ci impone una presa di coscienza collettiva rispetto al ruolo ed alle responsabilità che ognuno di noi, Istituzioni, organizzazioni o semplici cittadini, abbiamo nel garantire, tutelare e rivendicare pari diritti per tutti”.
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