Patrizia Saporito di Caltanissetta, scrive un post su Facebook che ci sembra opportuno pubblicare: “Caro sindaco Roberto Gambino è arrivato il momento di chiederle qualche chiarimento riguardo alla gestione dei rifiuti speciali dei positivi covid. Mi spiego: sono positiva da giorno 8 novembre e solo stamattina, dopo ben 18 giorni ricevo per la prima volta una telefonata dalla dusty che mi dice che devono ritirare i rifiuti dei miei figli entrambi negativi. Fin quì tutto sembra normale( oddio , forse i 18 giorni non lo sono), peccato che appena dico che sia io che mio marito siamo positivi scatta un netto “rifiuto” del ritiro che può avvenire solo se garantisco di aver distinto i rifiuti dei miei figli da quelli miei e di mio marito. Ora mi chiedo: è una colpa essere sinceri e dire che considerate le condizioni di salute non mi sono preoccupata di distinguere i rifiuti dei positivi e dei negativi? Allora, premesso che è già difficile proteggere dal contagio i miei figli vivendo nella stessa casa, ma è normale che mi si chieda di distinguere pure i rifiuti? Non finisce quì ovviamente! Mi viene detto di chiamare la Coveca, ditta preposta per il ritiro dei rifiuti speciali dei positivi, e scopro che la nostra cara Asp non ha ancora comunicato la positività di mio marito accertata giorno 12( oggi è il 26, dettagli) e che di conseguenza possono consegnarmi solo 2 contenitori per i miei rifiuti. Morale della favola: i rifiuti di mio marito e dei miei figli ce li mangeremo!!! Allora caro sindaco Roberto Gambino , mi spieghi pure cosa fare e gentilmente non passi la patata bollente pure lei come fa la Dusty(la cui bolletta è sempre pagata profumatamente), la Coveca e l’Asp che in 18 giorni me ne ha combinate di cotte e di crude, rimanendo assente quando si sarebbe dovuta interessare del nostro stato di salute. Sono schifata e forse è dir poco, non riempitevi la bocca con servizi “immediati ” che non esistono. Chi come me ha avuto la sfortuna di essere stata colpita dal covid ha toccato con mano l’inesistenza di servizi tanto sbandierati. Ma sa qual è stata la mia principale colpa? Quella di essere stata onesta, si perché per onestà e senso civico non ho mai depositato i miei rifiuti uscendo da casa la sera dopo le 20 ma li ho tenuti in balcone, per onestà e senso civico ho comunicato di mia spontanea volontà la mia positività a chi era stato mio contatto perché se avessi aspettato l’asp sarebbe passata una settimana, com’è effettivamente successo; sempre per la stessa onestà e senso civico ho detto di essere positiva quando ho fatto richiesta di avere la consegna dei farmaci a domicilio e ovviamente mi è stata negata. Che dire, nella sfortuna mi ritengo fortunata di essere circondata da amici e parenti che mi sono venuti in aiuto in queste commissioni. Adesso voglio essere “Positiva” nel pensiero e credere che ci siano stati solo dei disguidi ma purtroppo la visione negativa della gestione di questa situazione mi convince sempre più che la sincerità non paga anzi forse ti punisce. A lei caro sindaco le giustificazioni, ammesso e concesso che mi risponderà mai!! Buona vita!!”
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