Quel debito da 90mila euro non è più un macigno sulle spalle di una giovane coppia di coniugi nisseni. Sì, perché il
Tribunale di Caltanissetta nei giorni scorsi ha infatti omologato un accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 9
L.3/2012, applicando la cosiddetta “legge salva-suicidi”.
Questo è un altro importante risultato che dà una speranza a quanti attanagliati dai debiti non riescono a trovare una
via d’uscita. Rappresenta, inoltre, il frutto dell’impegno e della proficua collaborazione tra gli ordini professionali,
ovvero tra la figura dell’avvocato e quella del commercialista.
Dopo l’istanza per l’accesso alla procedura da sovraindebitamento “legge salva-suicidi” presentata dai coniugi
sovraindebitati, assistiti dall’avvocato Elisabetta Maria Grazia Anzaldi, il Tribunale di Caltanissetta ha nominato
l’Organismo di composizione della crisi dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Caltanissetta, l’ente
composto da professionisti in possesso di competenze specifiche deputato alla predisposizione e attestazione di
peculiari procedure che portano all’esdebitazione. L’organismo, a sua volta, ha nominato la dottoressa Eva Salemi
gestore della crisi.
È così partito il lungo iter che ha portato alla formulazione di una ragionata e sostenibile proposta di accordo con i
creditori. I coniugi hanno raggiunto il loro punto di non ritorno per effetto di quello che è per certi versi uno schema
classico: alcuni eventi imprevisti hanno alterato la loro capacità reddituale, rendendo difficile il rimborso di alcuni
finanziamenti in essere, contraendo sempre nuovi debiti nel tentativo di ripianare quelli passati. Complice anche il
sistema bancario che ha concesso prestiti in molti casi con estrema leggerezza e senza una attenta valutazione del
merito creditizio.
Ad una esposizione debitoria complessiva di circa 90mila euro è stato applicato un abbattimento di circa il 40% ed
una ristrutturazione del debito residuo in 7 anni e mezzo, con soddisfazione dei creditori e dei ricorrenti.
La commercialista Salemi, gestore della crisi, e l’avvocato Anzaldi – legale della coppia – ritengono la legge 3 del
2012 l’unico reale strumento contro la crisi per risolvere gravi situazioni debitorie ma al contempo sottolineano la
complessità della procedura, che richiede una preventiva e dettagliata analisi. Alcuni requisiti preliminari
importanti, oggettivi e soggettivi, devono essere soddisfatti ed il piano deve essere concretamente fattibile e
realmente sostenibile nel lungo periodo. Si tratta, infatti, di una legge accessibile a tutti ma non per tutti.
L’invito per quanti ritengono di trovarsi in situazioni di squilibrio patrimoniale, pertanto, è quello di non demordere
e di rivolgersi a professionisti capaci di poter supportare i sovraindebitati nell’accesso a questa procedura.(in foto la Dottoressa Salemi e l’Avvocato Elisabetta Maria Grazia Anzaldi).
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