Si è svolta nella mattinata odierna nella cornice del Monumento ai Caduti di Viale Regina Margherita di Caltanissetta la cerimonia per celebrare la Festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia.
Alla presenza delle massime Autorità religiose, civili e militari, il Prefetto di Caltanissetta ha voluto indirizzare un breve messaggio di saluto alla comunità ricordando tutti i caduti che hanno perso la vita per l’affermazione dei principi democratici e ringraziando le donne e gli uomini delle Forze Armate per l’importante servizio che rendono quotidianamente sul territorio con grande senso del dovere ed encomiabile spirito di abnegazione.
Il Prefetto, poi, ha voluto rivolgere un pensiero ai ragazzi delle scuole presenti alla cerimonia invitandoli a farsi messaggeri dei valori di condivisione e solidarietà che oggi troviamo scalfiti nella nostra Carta Costituzionale.
In chiusura una giovanissima alunna del Liceo Scientifico A. Volta che con visibile emozione ha dato lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella cui ha fatto seguito la lettura del messaggio del Ministro della Difesa da parte del Comandante provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta.
Infine, in occasione della ricorrenza del centenario della tumulazione nel Sacello dell’Altare della Patria, , nel corso della cerimonia istituzionale, il Sindaco di Caltanissetta ha formalizzato il conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto deponendo una targa ai piedi della corona di alloro.
L’intera manifestazione è stata vissuta con grande vicinanza dalla comunità che tra le note dell’Inno di Mameli e l’Inno alla gioia ha partecipato con vivo piacere alla ricorrenza.
Al termine della cerimonia il Prefetto insieme al Sindaco e ai vertici delle forze dell’ordine ha visitato la mostra organizzata dall’Associazione Mutilati ed invalidi di guerra dove sono esposti i cimeli e le divise storiche delle Forze dell’Ordine.
Discorso Prefetto:
Come ogni anno anche oggi celebriamo la Festa del 4 novembre in cui ricordiamo l’anniversario della vittoria delle truppe italiane contro l’Impero austro-ungarico che segnò la fine della Prima guerra mondiale.
Il 4 novembre è l’occasione per riportare alla nostra memoria e a quella delle nuove generazioni la storia del nostro Paese e per rendere omaggio non solo ai ragazzi che persero la vita in quella battaglia ma a tutti i caduti della grande guerra e a tutti coloro che con encomiabile spirito di abnegazione hanno combattuto, sacrificando la loro vita, per il nostro Paese e per i valori di libertà e uguaglianza che oggi ritroviamo scalfiti nella nostra Carta Costituzionale.
Oggi, dunque, è il giorno della commemorazione dei caduti in guerra, di chi ha perso la vita nelle missioni di pace ma è anche il momento per compulsare una riflessione costruttiva che rafforzi il sentimento di odio verso la guerra e verso ogni forma di violenza e favorisca una rinnovata promozione della pace, del rispetto reciproco e dei principi democratici.
Amare l’Italia e la Costituzione ed onorare tutti i caduti che si sono sacrificati per la Patria, significa impegnarsi quotidianamente e singolarmente per la riaffermazione dei principi fondanti dello Stato, significa svolgere bene e al meglio delle proprie capacità il proprio lavoro, da quello più umile a quello di maggiore responsabilità, senza piegarsi alle logiche del compromesso e operando esclusivamente nell’interesse della comunità.
Il 4 novembre celebriamo anche la Festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.
Ringraziamo gli uomini e le donne dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia Penitenziaria, della Marina militare, dei Vigili del Fuoco, del Corpo forestale e della Croce rossa, baluardi dell’integrità, che ogni giorno rendono il loro servizio con spiccato senso dello Stato e del dovere, incarnano con il loro operato i valori della Costituzione.
Questa, dunque, è l’Italia che oggi dobbiamo celebrare ed onorare, l’Italia dei caduti, l’Italia di tutte le donne e gli uomini che ogni giorno nel nostro territorio, negli uffici, nelle caserme, negli ospedali e nelle missioni di pace all’estero, con il loro impegno operano per la riaffermazione dei principi fondanti della Carta costituzionale.
Viva le Forze Armate, Viva l’Italia, Viva la Costituzione.