Caltanissetta è sede di un Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dal 1994, che accoglie ogni anno 80 studenti ed è emanazione dell’Università di Palermo. Quello che il Governo Regionale vuole fare è di istituire un Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia al CEFPAS in seno alla Kore di Enna che però è una università privata foraggiata da soldi pubblici.
Enna, infatti, in quanto università privata fa pagare agli studenti rette altissime e riceve soldi anche dalla Regione Siciliana.
Si tratta chiaramente di una irregolarità che più volte abbiamo segnalato ed è alla base dei bilanci della KORE fin dalla sua nascita.
Il piano proposto dal Governo Musumeci e dall’assessore alla sanità Razza è un piano iniquo e scellerato che ci vede emarginati rispetto ad Enna e lontani da una prospettiva di crescita concreta dell’Università di Caltanissetta.
Quello proposto non sarebbe altro che una duplicazione di un corso di laurea pubblico già esistente a Caltanissetta dal 94 come emanazione della facoltà di medicina e chirurgia di Palermo.
Non ci spieghiamo perché dovremmo trasformare un corso di laurea pubblico in un corso di laurea privato dipendente dall’Università Kore di Enna.
L’assessore Razza farebbe bene a lavorare su un progetto diverso senza dover vendere miseramente la nostra università pubblica e il nostro CEFPAS pubblico ad una università come la Kore che non è né carne né pesce, né pubblica ne privata.
È chiaro l’intento della Kore di accaparrarsi di quel poco che ci resta sul piano universitario e infrastrutturale. Certamente le promesse fatte dalla Regione e dal Rettore di Palermo Fabrizio Micari non erano queste: Micari annunciò il potenziamento del Consorzio Universitario Nisseno con l’apertura della Facoltà di Agraria e di Ingegneria Buongiorno; promise addirittura l’istituzione del IV Policlinico in Sicilia con Caltanissetta candidata privilegiata perché sede di un ospedale di secondo livello.
Cosa è successo nel frattempo?
Sono state tutte promesse da marinaio? Governo Regionale e Università di Palermo ci hanno traditi?
C’è da parte di Enna, ben supportata da una politica tanto efficiente quanto priva di scrupoli, un tentativo predatorio nei riguardi dell’Università e soprattutto delle strutture come il CEFPAS che fanno gola a tutti…
Quello che a noi manca è una forte governance: un tempo chiedevamo ad Enna in prestito Crisafulli, dando ad Enna la nostra sopita deputazione, suscitando allora un fiume di polemiche, oggi aggiungiamo che siamo anche disposti ad abolire la nostra provincia e ad aggregarci ad Enna.
Forse potremmo guadagnarci!
In questo assordante silenzio Italia in Comune chiama tutti alle armi della politica per invitare il Governo Regionale ad una politica di programmazione moderna, seria e concreta del sistema università regionale prima ancora di piegare il nostro territorio ai voleri della Kore.
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