"Cala il sipario sul settore delle costruzioni. E’ notte fonda per l’edilizia della provincia perché i numeri sono impietosi come il tornado che spazza via case e città lasciando rabbia e disperazione tra i superstiti. I dati del settore negli ultimi cinque anni sono atroci, peggio del diluvio universale. L’edilizia in provincia registra 1310 lavoratori in meno". E’ quanto si legge in una nota di Franco Iudici, segretario generale della Filca-Cisl Agrigento Caltanissetta Enna. "Si passa dai 5039 del periodo 1 ottobre 2008-30 settembre 2009 ai 3729 del periodo 1 ottobre 2013-30 settembre 2014. La tempesta della crisi economica ha spazzato via 277 aziende del settore: da 976 a 699 (il periodo di riferimento è lo stesso). Ogni commento appare superfluo. I dati negativi si susseguono come il fiume in piena che trasporta fango e detriti lungo il suo percorso. Sono notevolmente diminuite anche le ore effettivamente lavorate: si passa dai 3307244 ai 2558421 (-1048823 ore lavorate). Che il settore sia in caduta libera lo dimostra anche il totale delle retribuzioni (da 31.379.925,28 a 23.689.416,86) e il totale imponibile contributivo (da 38.738.035,68 a 29.244.626,30). In un contesto difficile e complicato è aumentato a dismisura anche il ricorso al lavoro nero e irregolare di almeno il 30 per cento"..
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