Di Sergio Cirlinci, amministratore gruppo Facebook Caltanissetta 4.01:”
Noi cittadini dovremmo avere più consapevolezza del nostro “potere”; per questo dovremmo chiederci, e soprattutto capire, che non ha senso attaccarci in maniera esagerata tra noi su tematiche sulle quali poco o nulla possiamo incidere, anche se ritengo giusto e condivido che se ne debba discutere e confrontarsi, il tutto sempre in maniera civile ed educata e nel rispetto delle idee altrui. Dovremmo però mettere la stessa foga ed intensità su argomenti che ci toccano da vicino e sui quali veramente potremmo “incidere”, perchè le nostre critiche “disturbano”. Peccato che nel secondo caso il confronto è minimo, al massimo se ne fa una questione di appartenenza politica e si interviene più per fede politica, per farsi anche notare dal proprio politico amico, che con la ragione. In alcuni casi l’imbarazzo per la “fesseria” commessa dal proprio amico politico è talmente forte che si preferisce non intervenire. Invece è proprio su queste tematiche che dovremmo tutti coalizzarci ed “attaccare” chi gestisce male, a qualsiasi livello, la cosa pubblica e non farlo solo ed esclusivamente se un problema ci tocca personalmente o giusto per attaccare la parte politica opposta. Sappiate che i politici che ci leggono spesso se la ridono e si compiacciono nel vedere che c’è chi difende i loro interessi. Alcuni di loro pensano che le nostre critiche siano inutili “tanto tra qualche giorno se lo scordano”, dimenticando che altri, seguendo questa logica, oggi non ricoprono il ruolo che pensavano ormai di avere in tasca. Ricordiamoci che lo Stato, la Regione e la città “siamo noi” e dobbiamo avere la forza di esplicitare liberamente i nostri pensieri, specialmente quando certe tematiche riguardano la città in cui viviamo e dove vorremmo far vivere in futuro i nostri figli e nipoti. Però se continuiamo a difendere l’indifendibile o ad attaccare un politico per il sol fatto che non fa parte della nostra coalizione, anche se sta facendo bene, di certo non miglioreremo mai. Criticare o difendere sempre comunque è dannoso nonchè pericoloso, anche perchè domani probabilmente, a parti invertite, difenderemo o criticheremo quello che oggi critichiamo o difendiamo, ma il web fortunatamente non dimentica. Oggi i social danno a tutti, fortunatamente dico io e su questo qualcuno magari storcerà il naso, definendoci, in alcuni casi, leoni da tastiera, e dirà pure che ci diamo troppa importanza. Grazie ai social però c’è la possibilità di esprimere tutti il proprio pensiero, cosa in passato riservato solo ad una cerchia ristretta di personaggi, porre domande e cercare risposte, senza con questo sentirsi minacciati per avere l’ardire di chiedere, visto che ormai la “querelite” (cit.) colpisce tanti, o che il politico amico si offenda e ci “richiami”. I social servono spesso anche per portare a conoscenza di tutti fatti o situazioni che spesso la stampa locale non riporta perchè magari non li reputa degni di un articolo o per “opportunità”, anche perchè molte testate, non tutte fortunatamente, si limitano solo a ri-pubblicare notizie o comunicati ( Ctrl + C e Ctrl + V) e raramente fanno un’analisi/inchiesta di quanto succede o danno spazio e voce ai cittadini…come solo alcuni giornalisti, anche locali, sanno fare. I social sono anche per questo temuti ed osteggiati, non solo da chi pensa di aver perso una propria leadership ma anche da chi pensa, stupidamente, siano una forma di concorrenza alla tradizionale informazione. Non è un caso infatti che molti cercano spesso di metterli a tacere o peggio intimorirli, tramite continue segnalazioni, querele minacciate e fatte. Osteggiati e criticati anche da chi però li usa a proprio vantaggio, anche se spesso si sono rivelati veri e propri boomerang…però, c’è sempre un però, bisogna saperli usare e su questo ci sono varie leggi e sentenze che regolamentano bene il tutto. Per essere credibili e soprattutto efficaci, le persone ed i post pubblicati devono essere quanto più possibile, corretti ed onesti, intellettualmente parlando, sappiano, nello stesso tempo, riconoscere demeriti e meriti anche dell’avversario politico, in caso contrario a guadagnarci sarà solo chi ha il potere di decidere per noi e noi saremmo sempre succubi ed assoggettati al loro potere/volere. Ma per far ciò bisogna essere persone libere e persone che non sperano nel piccolo favore, perchè di questo si tratta, ma soprattutto bisogna smetterla con il “pari mali”… “a mi cu mi ci porta”. Questa per me è il comportamento che ogni cittadino, che dice di amare la propria città, dovrebbe assumere, ma anche la mia visione ed il taglio che vorrei dare a questo gruppo, il contrario serve solo a fare “zaccano” e francamente a me non piace, anche perchè per far questo esistono altri gruppi, con tematiche e finalità diverse. Ricordiamoci sempre… “People Have The Power” La gente ha il potere”
Ad MAiora