Il sottoscritto avv. Annalisa Petitto, nella qualità di consigliere comunale di Caltanissetta, nell’interesse della collettività nissena segnala, a tutte le autorità ed istituzioni, regionali e giudiziarie,
quanto segue chiedendo alle stesse, ciascuna per le proprie competenze e prerogative di procedere con le necessarie iniziative ispettive e con le conseguenti determinazioni.
Le notizie diffuse dalla stampa nella giornata di ieri confermano ciò che ormai è di dominio pubblico nella comunità nissena ovvero la carenza di personale medico ed infermieristico presso l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta che, inevitabilmente, si riverbera sulla qualità dei servizi sanitari erogati ai cittadini nonché nella mortificazione e “sfruttamento” di tutti i medici ed infermieri costretti a turni massacranti.
In particolare, la cronaca del Giornale di Sicilia del 06.07.2022, tanto nella pagina locale di Caltanissetta che in quella regionale, che si allegano, evidenzia la gravissima condizione in cui versa l’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, nosocomio nel quale si registra una continua e costante fuga di dirigenti medici.
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Oltre a quanto riportato dall’inchiesta giornalistica sopra indicata, si segnala altresì che tra le più gravi carenze di organico v’è anche quella del reparto trasfusionale che, tra Caltanissetta e Gela, dovrebbe annoverare, secondo pianta organica, 7 dirigenti medici e che, di fatto, oltre al primario, allo stato, ne ha in forza solo 1 costretto a coprire anche il carico di Gela dove la collega è in gravidanza: un solo dirigente medico, 30 giorni su 30, con reperibilità pomeriggio e notte e con addosso il carico di ben due presidi ospedalieri.
Per tale reparto, fino ad oggi, solo bandi di concorso per posti a tempo determinato che, per ovvi motivi, non vengono accettati dai medici che optano per i posti a tempo indeterminato invece banditi negli altri presidi ospedalieri della Sicilia.
Lo scenario, a dir poco grave e preoccupante, descritto dal Giornale di Sicilia, viene ulteriormente aggravato da incomprensibili, immotivati ed assolutamente inspiegabili trasferimenti di personale sanitario dall’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta agli ospedali minori della provincia nissena.
I numeri riportati negli articoli sopra citati, ed ivi allegati, rivelano anomalie che in alcun modo possono spiegarsi secondo i normali e prescritti parametri di assistenza sanitaria e che, pertanto, meritano di essere attenzionati dalle competenti autorità istituzionali e giudiziarie.
Stranizzano e scandalizzano i <<16 i trasferimenti recenti dal presidio principale agli ospedali secondari. Sono 100 i medici e 100 gli infermieri in meno che prestavano servizio all’ospedale di Caltanissetta e adesso non più. ….. Sono numeri, fatti, dati, non boatos. Nel dettaglio: per un fabbisogno di 25 unità numeri alla mano a Niscemi gli infermieri sono 53, a Mazzarino 27 per una necessità di 25, a Riesi per una dotazione di 3 sono 13. Tutto personale spostato dall’ospedale Sant’Elia. La dotazione organica è quella dettata dai parametri dell’assessorato regionale alla salute. I dati sono di maggio, ma pare che in base ai nuovi trasferimenti il personale presente è diminuito ulteriormente. Sembra un lontano miraggio quel 470, numero corrispondente in dotazione organica agli infermieri, che sono coloro i quali mantengono in vita i reparti insieme ai medici.>>
Situazione, quella appena descritta, che sembrerebbe destinata ad ulteriormente a peggiorare tanto per i malati che per il personale medico ed infermieristico che con l’imminenza del periodo delle ferie <>
Le future elezioni regionali e le recenti consultazioni amministrative (tra cui a Niscemi) hanno influito su questi trasferimenti di massa, ingiustificati quanto meno sotto il profilo sanitario?
Quale il motivo e le ragioni sottese a trasferimenti di tal genere che depauperano l’Ospedale del capoluogo degradandone e depotenziandone i servizi sanitari tutti offerti alla collettività, e costringendo quei medici ed infermieri che rimangono, da eroi, a lavorare al Sant’Elia, a turni massacranti in violazione dei contratti collettivi?
Quale standard di professionalità si pretende da dirigenti medici ed infermieri costretti a lavorare in condizioni tali?
Qual è il rispetto della dignità del lavoro e delle professioni che la Direzione Generale dell’ASP di Caltanissetta, guidata dal dott. Alessandro Caltagirone, e la Direzione Sanitaria, di cui è a capo la dott.ssa Marcella Santino, riserva al suo personale sanitario, dirigenziale e non?
Quale può mai essere il livello dei servizi sanitari erogati ai cittadini se si continua ad operare, pervicacemente, depotenziando il principale ospedale della provincia che dovrebbe essere, almeno sulla carta, un DEA di II livello?
Quanto precede e soprattutto quanto emerge dall’inchiesta giornalistica più volte citata, impone allo scrivente consigliere comunale di chiedere, con estrema urgenza, nell’interesse supremo della salute dei cittadini nisseni e di tutti i medici, infermieri operatori socio sanitari in forza all’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, l’attivazione di iniziative ispettive presso l’ASP di Caltanissetta finalizzate a far luce sui trasferimenti di massa dall’Ospedale Sant’Elia cui si è sopra detto, nonché verificare i turni di lavoro di tutti i dirigenti medici e del comparto infermieristico in forza presso tutti i reparti del Sant’Elia di Caltanissetta ed il rispetto degli orari e turni di lavoro previsti dai CCNL.
Si chiede altresì di adottare tutte le conseguenti determinazioni per ciò che compete a ciascuna istituzione ed autorità in indirizzo affinchè venga fatta luce sulle anomalie sottese tanto alla costante ed incessante fuga dei dirigenti medici dall’ospedale Sant’Elia che ai trasferimenti assolutamente inspiegabili ed immotivati del personale sanitario tutto verso ospedali minori, in alcuni casi finanche con “sovra dotazione” di personale a discapito di quello del capoluogo che, allo stato, registra una preoccupante carenza di medici e infermieri con inevitabili refluenze in termini di servizi sanitari erogati oltre che al mancato rispetto della dignità del lavoro di tutte le predette professionalità sanitarie.
Stante il pregiudizio che continua ad essere arrecato alla salute della collettività, a quella psico-fisica del personale medico ed infermieristico ove costretti a turni di lavoro in violazione dei CCNL, si sollecitano interventi immediati e risolutivi al fine di scongiurare ulteriori disservizi e violazioni di legge.
Alla Procura della Repubblica di Caltanissetta, a cui è diretta la presente, si chiede di vagliare la sussistenza di ipotesi di reato su quanto sopra evidenziato e, in particolar modo, su eventuali condizionamenti di taluni ambienti e soggetti politici, direttamente o indirettamente interessati alle prossime elezioni regionali o a quelle amministrative appena conclusesi atteso che da quanto emerge dall’inchiesta giornalistica in parola vi sarebbero << I ben informati parlano di alcuni sindacati compiacenti, di trasferimenti non necessari e quant’altro. Con un paio di riscontri incrociati si potrebbe risalire a tempi e modi e soprattutto necessità di organico. Pare addirittura che entro agosto salterà qualche testa in favore di nuovi arrivi che la politica blandisce in vista delle elezioni. Dinnanzi ad un quadro così sconsolante tuttavia una domanda è d’obbligo. E’ possibile che tutto ciò accada in un Dea di secondo livello, quale l’ospedale Sant’Elia? La comunità è privata quotidianamente di medici ed infermieri ed i servizi necessari sono ridotti ai minimi termini>>.
