È in arrivo una forte ondata di maltempo su Messinese, Catanese e Nisseno. A partire da questa notte e sopratutto domani, secondo i meteorologi e per la protezione civile della regione siciliana, il livello di allerta è al massimo (rossa).
L’ondata di forte maltempo durerà fino alla mattinata di lunedì 23. Il territorio della Sicilia orientale sarà colpito da piogge fortissime e temporali sparsi e persistenti. I fenomeni si verificheranno in particolar modo sulla fascia ionico-etnea, acese, giarrese, Moio-Alcantara, Antillo, messinese ionica, Stretto di Messina, nisseno e probabilmente anche sul versante ionico dell’Ibleo. Per tutto il resto della regione rimane un livello di attenzione moderato (giallo)
Nevicate intense a quota 1.900 per l’Etna, 1.500 per i Nebrodi e 1.600 per le Madonie, rischio valanghe, livello 2 moderato.
Forti burrasche nel quadrante orientale e forti venti di scirocco.
Questo comunque nel dettaglio il bollettino della Protezione civile:
“Le criticità attese per il RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO, stimate sulla base delle precipitazioni previste, possono comportare manifestazioni localizzate o diffuse di tipo geomorfologico (frane) e/o di tipo idraulico nei piccoli bacini (< 50 kmq) e nelle aree urbanizzate. In caso di piogge concentrate in intervalli di tempo contenuti, le criticità possono assumere carattere di estrema pericolosità (es: colate detritiche, crolli, inondazioni localizzate). Le criticità attese per il RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO CON FORZANTE TEMPORALI, stimate sulla base delle precipitazioni previste e dell’occorrenza di temporali, possono risultare più gravose in relazione alla distribuzione e intensità dei fenomeni che risultano connotati da elevata incertezza previsionale. Le criticità attese per il RISCHIO IDRAULICO, stimate sulla base delle precipitazioni previste, si riferiscono a possibili fenomeni prevalentemente di tipo idraulico principalmente nell’ambito del reticolo idrografico naturale dei bacini maggiori (> 50 kmq) (alluvioni, esondazioni). In presenza di condizioni strutturali inadeguate dei corsi d’acqua e delle reti fognarie e in caso di beni ubicati in prossimità o all’interno di zone vocate al dissesto idrogeologico e idraulico, le criticità possono manifestarsi in maniera più gravosa a prescindere dai quantitativi previsti e/o reali di pioggia. Le operazioni effettuate dai gestori degli impianti di ritenuta possono causare fenomeni localizzati o diffusi di esondazione a valle delle dighe in relazione agli eventuali ulteriori apporti fluviali, nonché allo stato di manutenzione dei corsi d’acqua”.