La Rete Recovery Sud sostiene la mobilitazione dei sindaci siciliani che il 3 novembre saranno a Roma per chiedere di colmare le carenze di organico e superare la crisi economico-finanziaria che condanna la maggior parte degli enti. Le ragioni che portano i nostri colleghi a scendere in piazza sono le stesse che hanno portato i primi cittadini di tutto il Sud a contestare le modalità di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che rischia di rivelarsi un flop se non si mettono i municipi in condizione di correre, elaborare progetti e intercettare i finanziamenti in arrivo dall’Unione Europea“. A dichiararlo è Maria Grazia Brandara, sindaca di Naro e presidente del GAL Sicilia centro-meridionale, che e’ tra i coordinatori della prima rete di amministratori meridionali. “Se non si interviene subito, si rischia di tagliare fuori dalla distribuzione delle risorse proprio i Comuni in dissesto o predissesto, che spesso sono quelli che hanno più bisogno di interventi. Nel contempo, però, è necessario intervenire sull’organizzazione del lavoro all’interno dei Comuni, introducendo sistemi di valutazione degli obiettivi e dei risultati anche approfittando delle misure previste per la digitalizzazione”
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