Nell’anno della ripresa dalle difficoltà della pandemia si cercano soluzioni per il rilancio delle attività che hanno più sofferto del blocco delle libertà di movimento dei cittadini, dai casinò con soldi veri alle discoteche fino ad arrivare ai centri benessere.
Cos’è il bonus terme
In quest’ottica si pone il bonus terme, essendo gli stabilimenti termali tra i maggiormente penalizzati dal lungo periodo di inattività forzata loro imposta dalle limitazioni di assembramento e dalle norme di prevenzione di contagio dal Covid-19.
Dal giorno 8 di Novembre è offerta a tutti gli Italiani, senza limite di reddito, la possibilità di accedere ad un finanziamento a fondo perduto per usufruire di servizi termali. La prenotazione deve avvenire esclusivamente on line e sarà così possibile ottenere prestazioni presso una delle Spa accreditate. Con l’articolo 29 bis del decreto-legge 104 del 2020, il Governo presieduto da Mario Draghi ha stanziato 53 milioni di euro, come tetto massimo, per incentivare l’utenza a usufruire dei servizi delle terme italiane accreditate.
Ad ogni richiedente potrà essere assegnato fino ad un massimo di 200 euro per il pagamento dei servizi della Spa termale cui si rivolgerà, va da sé che, in caso di maggior costo, la differenza rimarrà a carico del fruitore.
Attenzione anche alla situazione fiscale
Il legislatore nel rendere disponibile questo importo a tutti senza limiti di ISEE ha anche provveduto a escluderne gli effetti relativi alle valutazioni fiscali del soggetto.
La prestazione fa riferimento specifico alle attività termali con esplicita esclusione delle prestazioni alberghiere e di ristorazione, con espresso divieto di cedere il bonus a terzi.
Il bonus può essere anche richiesto direttamente presso lo stabilimento termale e, una volta ottenuto, lo stesso stabilimento provvederà a chiederne il rimborso a Invitalia.
Chi ha ottenuto il bonus
La parte del leone tra le terme accreditate la fa il Veneto, con oltre 70 accreditati, seguito dalla Campania con 27; con un totale di circa 200 centri termali, fanalino di coda rimane il Piemonte con un solo accredito.
Scorrendo l’elenco delle terme che hanno chiesto ed ottenuto l’accredito troviamo praticamente tutte le più famose ed importanti, da quelle dei colli Euganei alle Terme di Boario, dalle Terme di San Pellegrino a quelle del Trentino, passando per la Valcamonica. Non mancano quelle delle isole maggiori e minori, tra cui le Terme di Acqua Pia in Sicilia e quelle della Regina Isabella ad Ischia.
Da sapere che il green pass è richiesto solo per le attività “collettive” come piscine e centri benessere al chiuso, mentre non è d’obbligo laddove si fruisca di terapie riabilitative o comunque prescritte dal medico curante.
Come spesso accade, in Italia, quando si offrono opportunità di questo genere, vedi bonus biciclette e monopattini o bonus scuola per tablet e pc, il giorno della prenotazione on line può rivelarsi un incubo per molti, con ritardi e blocchi che spesso portano, anche in questo caso, a posporre il servizio di prenotazione stesso.
C’è anche da dire che è bastato ventilare l’arrivo del bonus perché gli Italiani, abitualmente amanti dei servizi termali, siano corsi a prenotare, facendo così crescere rapidamente i contatti al sito preposto, con grande gioia degli operatori di settore, che pur già avevano avviato una stagione con una buona domanda e crescita delle presenze, sia grazie all’introduzione del green pass che al ritorno seppur limitato dei clienti stranieri.
Ora tutti si augurano che questa opportunità non rimanga un episodio isolato, ma, vista la grande adesione e la rapida saturazione dello stanziamento, vi sia la volontà del Governo per attribuire nuove risorse al programma così come già fatto per esempio con l’incentivazione per l’acquisto di auto nuove ed elettriche, soddisfando così desideri ed interessi di utenti ed operatori