Oreste Lauria portavoce dei tirocinanti dell’avviso 22 della regione siciliana, dichiara:
“Sono costretto, mio malgrado, a dover tornare a parlare del mancato intervento del Presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè.
A seguito dell’intervento in aula del deputato Nuccio Di Paola, Miccichè si era assunto l’impegno di chiarire personalmente con l’Assessorato al lavoro della Regione Siciliana, il perchè degli annosi ritardi dei pagamenti che spettano di diritto ai tirocinanti dell’Avviso 22 inoltre con una lista al mese i beneficiari ammessi al pagamento sono sempre pochi.
Tantissimi tirocinanti già hanno concluso il tirocinio e ad oggi non hanno la contezza di quanto tempo dovrà passare per avere il pagamento dovuto.
Vorrei ricordare alla regione siciliana che i tirocinanti sono sempre e comunque parte lesa.
Dal 12 ottobre scorso, non c’è nessuna novità o soluzione dall’ARS.
Ai cronici ritardi avvolti in mille scuse si aggiunge l’inutile promessa del Presidente Miccichè.
Dall’alto della sua carica istituzionale ci aspettavamo sicuramente ben altro.
Come abbiamo mille volte ripetuto, la gestione delle procedure di pagamento risulta poco chiara e senza soluzioni a breve termine.
Chi si è preso l’incarico si deve anche assumere le proprie responsabilità.
L’Assessore al lavoro Antonio Scavone e il Dirigente generale del Dipartimento Lavoro Gaetano Sciacca hanno dimostrato la loro incapacità nell’affrontare e risolvere questa situazione e dovrebbero avere il buon senso di fare un passo indietro e dimettersi dalle loro cariche istituzionali.
Noi tirocinanti dell’Avviso 22 siamo profondamente delusi dal loro operato ed abbiamo di certo perso la fiducia in questo Governo regionale.
A breve ci saranno le elezioni regionali, state pur certi che sia i tirocinanti che le loro famiglie si guarderanno bene dal votare chi li ha trascinati in questa situazione senza uscita. “
L’avviso 22 – relativo ai tirocini extracurriculari – finanziato dal Fondo sociale europeo prevedeva un corso formativo per chi ha redditi bassi. Tre le fasce di riferimento: under 35, fino a 65 anni e disabili. In campo circa 25 milioni di euro per percorsi formativi dai quattro ai sei mesi. Fino a dodici mesi per soggetti disabili e svantaggiati. I tirocinanti hanno già concluso la loro esperienza, iniziata a settembre 2019, ma di soldi ne hanno visti ben pochi. Tanto che all’Ars, nei mesi scorsi, sono scattate una mozione ed una interrogazione.
Il tirocinio Avviso 22 è risultato essere, tra ritardi ed intoppi burocratici, un vero e proprio pasticcio che coinvolge circa 6mila siciliani che da tempo attendono di essere pagati dalla Regione siciliana per il lavoro svolto. Molte pratiche di rimborso delle indennità spettanti risulterebbero in assessorato al Lavoro in fase di monitoraggio e controllo, altre invece in prevalidazione nei centri per l’impiego di appartenenza territoriale.