Di Danila Bonsangue.
L’avviso 22 – relativo ai tirocini extracurriculari – finanziato dal Fondo sociale europeo prevedeva un corso formativo per chi ha redditi bassi. Tre le fasce di riferimento: under 35, fino a 65 anni e disabili. In campo circa 25 milioni di euro per percorsi formativi dai quattro ai sei mesi. Fino a dodici mesi per soggetti disabili e svantaggiati. I tirocinanti hanno già concluso la loro esperienza, iniziata a settembre 2019, ma di soldi ne hanno visti ben pochi. Tanto che all’Ars, nei mesi scorsi, sono scattate una mozione ed una interrogazione.
Il tirocinio Avviso 22 è risultato essere, tra ritardi ed intoppi burocratici, un vero e proprio pasticcio che coinvolge circa 6mila siciliani che da tempo attendono di essere pagati dalla Regione siciliana per il lavoro svolto. Molte pratiche di rimborso delle indennità spettanti risulterebbero in assessorato al Lavoro in fase di monitoraggio e controllo, altre invece in prevalidazione nei centri per l’impiego di appartenenza territoriale.
Oreste Lauria portavoce dei tirocinanti dell’avviso 22 della regione siciliana, dichiara:
Ancora bloccate le pratiche di rimborso del 2019 e 2020 per i tirocinanti dell’Avviso 22. Nessuna notizia in merito dal dipartimento lavoro regionale di viale Praga a Palermo.
Il bando dei tirocini dell’Avviso 22 fu pubblicato nell’ormai lontano giugno 2018. In seguito i tirocini partiti nel settembre 2019, prevedevano una rendicontazione bimestrale con a seguire i relativi pagamenti di 500 € mensili, tirocini variabili da 6 a 12 mesi.
L’ ufficio competente aveva tutto il tempo di verificare, capire e gestire l’intero iter burocratico delle pratiche relative alle indennità dei tirocinanti.
Qualora vi fossero verificati degli errori nelle procedure, il Dipartimento avrebbe potuto intervenire in tempo per risolverli.
Sarebbe bastato prevedere delle linee guida ben dettagliate per non incappare nelle problematiche poi puntualmente verificatesi alla fine del tirocinio.
È chiaro, col senno di poi, che questi controlli andavano fatti preventivamente. Molti dei tirocinanti del 2019 e 2020 infatti sono rimasti bloccati con le loro pratiche di rimborso e purtroppo ad oggi non sono stati ancora pagati e soprattutto non vedono alcuna soluzione nel breve periodo.
L’ assessorato al lavoro, gli enti promotori, le agenzie per il lavoro e le aziende dove è stato svolto il tirocinio si rimpallano le responsabilità senza produrre una reale soluzione. Gli unici a subire e pagare questa situazione sono proprio i poveri tirocinanti che al danno dei soldi non ancora ricevuti, aggiungono la beffa di non aver trovato uno straccio di lavoro dopo essere stati sfruttati per 6 mesi.
Una situazione davvero scandalosa che dura ormai da circa quasi 3 anni.
Le pratiche rimaste indietro sono circa 400 tra quelle in attesa di pagamento e quelle completamente bloccate per intoppi burocratici ed amministrativi senza una soluzione immediata.
A lanciare l’allarme nel febbraio 2020 in tempi non sospetti sono stato proprio io Oreste Lauria, divenuto in seguito portavoce degli stessi tirocinanti.
Con le mie denunce ho portato il caso sulle più importanti testate giornalistiche, a Striscia la Notizia e in audizione alla 5 commissione lavoro, formazione e cultura all’assemblea regionale siciliana.
Nonostante il clamore fatto e le proteste si sono comunque accumulati ritardi su ritardi e per lo più non è stato possibile capire ancora oggi a chi spettava fare i controlli e vigilare a tutela dei diritti?
La situazione va sbloccata subito per ridare dignità al lavoro svolto dai tirocinanti dell’avviso 22.