Sono Eliana Giordano, un’insegnante, cittadina di Delia (CL). Scrivo alla vostra redazione per chiedervi se fosse possibile portare alla luce quanto la sottoscritta, aiutata da un gruppo di cittadini e cittadine, sta cercando di sostenere.
Come avete già avuto modo di scrivere ( https://giornalenisseno.com/delia-trovati-morti-tre-cani-possibile-avvelenamento-sindaco-sporge-denuncia/ ), nel mio paese, Delia, nella notte tra il 12 e il 13 aprile scorso, sono stati avvelenati almeno 5 cani randagi. Ci sono video e testimonianze che riportano l’agonia e la morte sofferta di queste povere creature. Rispetto a quest’ultimo caso di avvelenamento (il secondo nel 2022), il sindaco Bancheri ha sporto denuncia contro ignoti e lo stesso ha fatto la sottoscritta (denunciando l’uccisione di animali a seguito di avvelenamento). La morte per avvelenamento è accertata sia dai video che dai pareri dei veterinari consultati, anche se nel vostro precedente articolo si parla di cause ignote ed è riportata una dichiarazione del sindaco in cui si parla di “ipotesi”.
Episodi del genere, purtroppo, a Delia si verificano ormai da anni. Episodi che sono rimasti nell’ombra, dei quali non si è mai parlato apertamente.
Non è mai stata portata avanti nessuna azione concreta da parte delle autorità per cercare una soluzione al dramma del randagismo che affligge il nostro piccolo paese da sempre, escludendo le promesse riportate sempre nel vostro succitato articolo. Ho pertanto lanciato una petizione online per richiedere l’applicazione delle norme nazionali e regionali in materia di randagismo, che esistono ma non vengono attuate, e una politica di prevenzione fattiva e concreta.
La petizione ha raccolto per il momento più di 370 firme.
Vi scrivo per chiedervi aiuto, affinché si parli di questo problema e affinchè massacri del genere trovino una fine e i nostri concittadini a quattro zampe possano godere dei loro diritti ed essere tutelati come la legge prevede.
Rimango a disposizione e allego il link della petizione.