Avevano adocchiato un’anziana signora, la quale poco prima aveva riscosso la mensilità della pensione, e mettono in atto un colpo ai danni della povera donna, scippandola della borsa contenente la somma di denaro appena percepita; scippo messo in atto da uno dei tre complici, per poi fuggire, insieme al palo, a bordo di una utilitaria guidata dalla complice donna; gli investigatori si mettono sulle tracce dei malviventi, e grazie alla loro perseveranza, acquisizione di informazioni e visione di telecamere di video sorveglianza, individuano i tre autori; a seguito delle risultanze investigative, il G.I.P. presso il Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica di Gela, emette per due di loro ordinanza di custodia cautelare: un uomo ed una donna, niscemesi arrestati dalla Polizia”.
Nella giornata decorsa, gli uomini del Commissariato di P.S. di Niscemi, diretti dal Vice Questore Aggiunto Gabriele Presti, hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari a carico di due niscemesi, un uomo ed una donna, entrambi con pregiudizi di polizia, VOTADORO Salvatore classe 1989, nonché una donna, SPATOLA Manuela classe 1981, poiché gravemente indiziati del reato di furto con strappo, ex art. 110, 61 n. 5, 624-bis co 2, 625 nn 5e 8 ter – in concorso con un altro giovane, indagato in stato di libertà – commesso, nel mese di marzo di quest’anno, in pregiudizio di un’anziana donna, alla quale avevano asportato la borsetta, contenente l’ammontare della pensione appena percepita.
In particolare, nella mattinata in argomento, risalente al mese di marzo, i poliziotti della volante del Commissariato della città della SS Madonna del Bosco, intervenivano nel centro cittadino, dove era stato segnalato uno scippo consumato ai danni di una anziana signora. Sul posto gli Agenti contattavano l’anziana vittima, la quale riferiva loro che, pochi minuti prima, un giovane, con il volto travisato, le aveva rubato la borsa strappandogliela di mano. L’anziana riferiva inoltre che in mattinata, si era recata all’ufficio postale dove aveva ritirato la pensione ammontante a 750 euro circa che aveva riposto nella borsa e che, di ritorno a casa, era stata aggredita dal delinquente che l’aveva derubata. La povera donna, nell’immediatezza, non riusciva a dare alcuna descrizione del delinquente, perché lo ha visto solo di spalle mentre scappava via.
Tuttavia gli investigatori, venivano a conoscenza che il malvivente fosse scappato a bordo di una fiat punto che l’attendeva. La conoscenza del territorio, portava gli investigatori niscemesi a focalizzare la loro attenzione su Spatola Manuela, successivamente indagata, proprietaria di un’autovettura simile a quella ricercata.
L’autovettura ricercata veniva individuata dopo poco tempo nei pressi della periferia di Niscemi. Nell’occorso la donna veniva fermata subito dopo che la stessa si era allontanata da un fondo agricolo colà ubicato, dove veniva notata la presenza di altri soggetti tra i quali Votadoro Salvatore e l’altro giovane indagato in stato di libertà, i quali, come emergerà successivamente, saranno correi della donna nella vicenda. La donna veniva invitata a raggiungere gli Uffici di questo Commissariato di P.S. per accertamenti.
Negli Uffici del Commissariato di P.S. niscemese, alla donna venivano chiesti i dettagli dei suoi spostamenti di quella mattina e spiegazioni in merito alla presenza della sua autovettura nei pressi del posto dove era avvenuto lo scippo. La donna, messa di fronte alla evidenza dei fatti, dichiarava agli inquirenti, dopo aver cercato di negare ogni addebito, di aver prestato l’auto a due ragazzi ovvero al Votadoro Salvatore ed un altro giovane, ambedue noti a questo Ufficio, notati poco prima nelle vicinanze del luogo ove era stata rintracciata la donna.
Alla luce di quanto dichiarato dalla donna, gli investigatori niscemesi andavano a ricercare Votadoro Salvatore e l’altro giovane, rintracciandoli, poco dopo. Messi alle strette dai poliziotti niscemesi, il giovane indagato in stato di libertà, ammetteva il suo coinvolgimento nell’azione criminosa, dichiarando di essere stato il materiale esecutore dello scippo, descrivendo che il colpo era stato progettato dai tre autori già in precedenza. Le perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati, permettevano di sequestrare anche gli indumenti indossati al momento dello scippo dall’autore materiale, fra cui uno scalda collo che gli celava il viso.
L’evento delittuoso poi veniva immortalato da una telecamera di videosorveglianza, che aveva registrato le fasi salienti del colpo messo a segno dai tre, cristallizzando la targa del veicolo e la presenza dei tre indagati sulla scena.
A seguito delle complessive risultanze investigative, sussistendo il concreto pericolo di reiterazione di condotte della stessa specie o di ancor più gravi ed irreparabili atti commessi contro la persona, il G.I.P. presso il Tribunale di Gela, dott. Paolo Florio su richiesta della Procura della Repubblica di Gela – dott. Antonio D’Antona, che coordina le indagini –emetteva ordinanza che disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di VOTADORO Salvatore nonché della SPATOLA Manuela.
Pertanto, nella giornata decorsa, gli investigatori niscemesi, dopo aver rintracciato i due soggetti, eseguivano il provvedimento giudiziario, sottoponendoli alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
Il VOTADORO è difeso di fiducia dall’avv.to Vincenzo Arcerito del Foro di Gela mentre la SPATOLA è difeso di fiducia dall’Avvocato Cinquerrui Luigi del Foro di Caltagirone