Arrestati tre pregiudicati nisseni per tentato omicidio

la Squadra Mobile diretta dalla Dr.ssa Marzia Giustolisi, unitamente a personale della Sezioni Volanti dirette dal Dr. Alessandro D’Arrigo hanno tratto in arresto i tre pregiudicati nisseni ALLETTO Francesco di anni 52, ALLETTO Raimondo di anni 30 e LOMBARDO Massimiliano Salvatore di anni 41 per l’ipotesi dei reati di tentato omicidio, indagandoli anche per lesioni aggravate, rissa e porto abusivo di armi. I predetti indagati, ieri pomeriggio, a seguito di un diverbio avvenuto tra uno dei figli di ALLETTO ed un altro soggetto, si sono recati al Villaggio Santa Barbara ad effettuare una spedizione punitiva nei confronti dei soggetti che avrebbero fatto uno sgarbo al figlio dell’ALLETTO. Durante la concitata aggressione, nella quale vi sono state coinvolte una decina di persone, ALLETTO Raimondo e LOMBARDO Massimiliano Salvatore impugnavano dei coltelli:: quest’ultimo feriva la vittima, un quarantenne nisseno, alla schiena che cadeva per terra. A quel punto, l’ALLETTO Francesco decideva di colpirlo a morte con un colpo di pistola che teneva al fianco e dicendo alla vittima testuali parole: “ora ti sparu”. Il progetto omicidiario dell’ALLETTO Francesco non andava a buon fine solamente grazie all’intervento di una persona che si lì trovava presente, il quale, appena intuito l’insano proposito dell’ALLETTO Francesco, lo immobilizzava invitandolo a desistere. Subito dopo, gli odierni indagati, unitamente ad altri partecipanti, udendo le sirene della Polizia, si dileguavano facendo perdere le proprie tracce. Sul posto intervenivano personale della Sezione Volanti e della Squadra Mobile, i quali, sul luogo dei fatti, trovavano solamente la vittima, riversa dolorante sul cofano della propria autovettura, e qualche parente. A quel punto si apprendevano i nominativi dei soggetti che avevano effettuato la sopracitata spedizione punitiva, i quali venivano rintracciati nelle immediate ore successive ancora con gli indumenti intrisi di sangue. L’attività info-investigativa permetteva al personale della Squadra Mobile di individuare il luogo ove gli indagati avevano abbandonato i due coltelli utilizzati, in un tombino poco distante dal luogo teatro dei fatti.
Gli indagati dopo gli adempimenti di rito sono stati associati al Malaspina a disposizione dell’A.G.