[embed_video id=124038]Antenna Rai di contrada Sant’Anna, il Consiglio comunale ha approvato la delibera per la variante urbanistica della zona che, modificando la destinazione d’uso, rappresenta il principale atto propedeutico all’istituzione di un parco naturalistico e museo della radio.
Con 18 voti favorevoli e un astenuto il civico consesso ha così blindato l’area, intitolandola a zona EF-6 , ovvero parco naturalistico ed etnoantropologico, mentre fino ad oggi era titolata come zona C, F-7 ed F-11 e come Zona E-1, ognuno con determinati coefficienti di edifcabilità.
L’atto approvato dal consiglio comunale segue l’apposizione del vincolo storico paesaggistico su richiesta della soprintendenza e ancor prima l’esclusione della Valutazione ambientale strategica dal procedimento per la proposta di variante da parte dell’assessorato territorio e ambiente della Regione Siciliana.
Ad avviare la procedura fu una delibera del 2014 dell’amministrazione Campisi che otre alla variante d’uso, stabiliva l’acquisto dell’area di collina Sant’Anna, comprendente il traliccio e gli immobili per circa 2 mila metri quadrati al costo di 537 mila euro da Rai Way.
“La proposta di delibera è arrivata in Consiglio dopo un iter lungo – spiega l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Tumminelli – perchè è vero che la proposta arrivò in consiglio nel 2014. L’attuale consiglio era da poco insediato ma a seguito di una nuova legge che uscì a luglio 2014, la delibera dovette essere ritirata per chiedere il parere sull’esclusione della Vas, cosa che è stata fatta a giugno 2015. Quindi – prosegue Tumminelli – anche il mio predecessore Amedeo falci, sulla scia di quanto deciso dalla passata amministrazione, decise di proseguire per questo iter, per ottenere il parere di esclusione della Vas. Che abbiamo ricevuto il 31 dicembre 2016. Con tale parere l’ufficio tecnico ha potuto redigere nuovamente la proposta di delibera e inviarla in consiglio. Arriviamo quindi a ieri, quando il consiglio si è espresso con parere favorevole alla variante al PRG, che riguarda l’intitolazione della zona a parco naturalistico ed etnoantropologico”.