Quarant’anni fa l’Italia vietò ai caseifici italiani l’utilizzo di polvere di latte per produrre formaggi, yogurt e latte alimentare. La legge n. 138 del’11 aprile 1974 è considerata oggi dalla Commissione Europea una restrizione alla libera circolazione di merci come appunto il latte in polvere e il latte concentrato, che ha minacciato l’apertura di una procedura d’infrazione se il Governo non rivedrà la norma. Per gli allevatori se il formaggio si farà senza latte verranno distrutte le piccole aziende del territorio, permettendo cosi alle grandi industrie di delocalizzare gli stabilimenti, usare marchi italiani e produrre all’estero con prodotti sconosciuti e dannosi alla salute. ” Ci vogliono alimentare come polli in batteria, farci ammalare e curarci con le loro multinazionali. Fa più male mangiare prodotti OGM che un pomodoro raccolto in campagna e mangiato sul posto.” In piazza con la Coldiretti a Roma sono scesi migliaia di allevatori, case[embed_video id=26122]ari e cittadini da tutta Italia per una manifestazione in difesa del Made in Italy, contro il via libera al formaggio e allo yogurt senza latte. Una decisione quella europea che secondo i produttori italiani danneggia e inganna i consumatori e mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sull’economia, sull’occupazione e anche sull’ambiente. Da oltre quarant’anni, la legge n.138 “garantisce all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto all’utilizzo della polvere al posto del latte”, dice Coldiretti, e “il superamento di questa norma provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi e la perdita di quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made in Italy”. Con un chilo di latte in polvere, che sul mercato internazionale costa 2 euro – spiega la Coldiretti – è possibile produrre 10 litri di latte, 15 mozzarelle o 64 vasetti confezioni di yogurt e tutto con lo stesso identico sapore perché viene a mancare quella distintività che viene solo dal latte fresco dei diversi territori. In Italia sono 487 i diversi tipi di formaggi censiti a livello territoriale.
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