Gli agricoltori di Gela, già colpiti dalle carenze idriche e infrastrutturali, in queste ore contano i danni lasciati dall’ondata di maltempo e dalle grandinate, che si sono concentrate ieri. Enormi estensioni coltivate, tra Gela e Niscemi, sono state sferzate dalla pioggia e dalla grandine. Non è rimasto praticamente nulla. A Niscemi Carciofeti distrutti da palline di ghiaccio di tre centimetri, danni irreparabili. C’è chi rischia di rimanere senza le produzioni che con tanta fatica erano state avviate, seppur con tutti i problemi legati all’assenza di acqua e alle dighe, quasi vuote. Perturbazioni come quella che ieri, in poche ore, si è abbattuta sul territorio locale, segnano l’ennesima crisi di un settore, che continua ad essere il principale a livello occupazionale, ma che è lasciato al suo destino. Prima, la siccità e l’acqua che non c’è, ora, la distruzione causata dalla natura. A pagarne le conseguenze sono sempre le tante imprese agricole locali. Gli agricoltori affermano: “L’aiuto deve arrivare anche dalle istituzioni nazionali, altrimenti non riusciremo ad andare avanti”
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