Francesco Agati – Gela che sia la città delle incongruenze è ormai un fatto comprovato. Tutti coloro che lavorano effettuando servizi tecnici sanno lo stato deficitario dell’urbanistica di Gela e del settore patrimonio, e quando sia difficile operare in questo contesto, l’ente è letteralmente abbandonato a sé stesso, privo di tecnici, senza digitalizzazione; spesso manca pure la carta per le fotocopie, le condizioni igienico sanitarie della struttura sono da terzo mondo, i pavimenti staccati dalla struttura orizzontale del massetto.
Se pur dovuto quale professionista che si reca presso l’ente tutti i giorni; la situazione deficitaria del settore non è il fulcro della mia denuncia pubblica, tale conclamata situazione, non può dare alibi ai dirigenti per ritardare logiche, vantaggiose acquisizioni di terreni per la cittadinanza.
Era un pomeriggio d’autunno quando una giovane cliente figlia di un noto imprenditore chiede il mio illuminante intervento.
Gli istanti avevano acquistato un terreno edificabile nella periferia di Gela privo di vincoli circa dieci anni fa, dopo anni presentano la documentazione per la concessione edilizia; viene rigettata perché secondo il Comune di Gela settore urbanistica il lotto non è intercluso, a mio avviso, cosa già discutibile.
Gli interessati mi fanno visualizzare il terreno di fatto, dopo circa trenta secondi trovo la soluzione ad un problema secondo me inesistente e presentiamo istanza destinatario l’ufficio patrimonio il 26.gennaio, e rinnovata il 28.marzo.2023, dopo una riunione tecnica, i dirigenti ritengono la nostra proposta è geniale, senza precedenti, potrebbe riscrivere le norme tecniche per l’edificazione.
Sostanzialmente i miei clienti darebbero un rettangolo di terreno al Comune di Gela per realizzare un’opera pubblica; il costo di notaio, frazionamento, progetto, opera, esclusivamente per l’istante.
Abbiamo dato diverse soluzioni per trasformare il terreno ricettacolo di insetti all’ente pubblico, per citarne alcune: bocciometro, parco giochi, minigolf, evidenzio a costo 0 per il Comune di Gela; un progetto-proposta inclusivo e vantaggioso per tutti. In qualsiasi comune italiano tale opportunità sarebbe stata colta a volo a Gela dopo quasi cinque mesi non hanno neppure risposto.
Ditemi se questa è una città normale.