Gela, ingegnere Francesco Agati: Il Governo PD e CINQUE STELLE dicono no alla programmazione di spesa della Sicilia in fumo una parte consistente dei fondi del Piano di ripresa e resilienza destinato alla Sicilia.
31 progetti bocciati sui complessivi 63 presentati. Se vogliamo considerare anche l’aumento delle materie prime la Sicilia considerata il granaio d’Italia già ai tempi di Gesù Cristo è in serio pericolo. Lo Stato Italiano da Garibaldi fino ad oggi continua nella strategia politica di destabilizzare la fragile economia della regione trasformata dalla regione più ricca d’Europa con i Borboni alla regione più povera d’Europa da Garibaldi e anni susseguenti.
La Sicilia perde il finanziamento per 31 progetti che avrebbero potuto dare respiro ad una popolazione fiera, laboriosa ma stremata dalle vessazioni dello Stato. 360 milioni volatilizzati.
Solo chi ha imparato a convivere con il clientelismo e la corruzione, così pregnanti nel tessuto sociale della nostra regione, riesce a sopravvivere, lo vuole Roma. Grazie a Roma la Sicilia è il luogo in cui tutto questo ha trovato il suo habitat naturale. Gli imprenditori e professionisti onesti la stragrande maggioranza dei siciliani scappano chi resta vive al di sotto delle proprie potenzialità per colpa delle decisioni di Roma.
La Mafia che combattiamo tutti i giorni trova terreno fertile per colpa dello Stato Italiano che continua a inquisire, perseguire, inquinare e diffamare l’isola più bella del mondo e gli imprenditori e professionisti che si ribellano ai soprusi.
I siciliani sono in pericolo per colpa dei quotidiani on line che distruggono l’isola comunicando il falso al mondo, fanno il gioco dello Stato Italiano, perché erogare finanziamenti ad un’isola dove vige il fenomeno mafioso quando possiamo dirottare i fondi al nord… ma il nord è stato costruito dagli schiavi siciliani tra la fine dell’ottocento e fino al duemila di questo secolo, schiavi isolani superati dagli schiavi africani che costano ancora meno e non vogliono per ora diritti ecco perché il PD italiano non ha mai voluto contrastare il fenomeno emigratorio anzi ha fatto di tutto per farlo aumentare.
Abbiamo le nostre ferite dentro e fuori. Perché sappiamo cosa significa combattere. Ma per vincere i soprusi dello Stato Italiano dobbiamo remare nella stessa direzione perché siamo nella stessa barca, il nostro territorio non può restare il più arretrato d’Europa perché così lo ha deciso Roma con la complicità di alcuni giornalisti siciliani.