Una mattina di dicembre, avrebbe accompagnato alla Posta la sua convivente e poi, rimasto solo con la figlioletta di lei, una diciassettenne disabile, ne avrebbe abusato sessualmente, minacciandola affinché non rivelasse a nessuno ciò che le aveva fatto.
Ma le cose, evidentemente, non sono andate come lui sperava e per questo, adesso, la Procura ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio, con la formula del rito immediato, a carico un ennese di 57 anni, in carcere dal 22 settembre scorso con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata, per la giovane età della vittima e dalla disabilità di cui è affetta.
E il processo, dinanzi al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Giuseppe Tigano, oggi vedrà salire già alla sbarra dei testimoni, chiamati a ricostruire i contorni di questa vicenda. In aula è presente la parte civile, nell’interesse della minore, assistita dall’avvocato Prima Cammarata.
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