In occasione della ricorrenza del 25° anniversario della morte dell’Appuntato Michele Fiore, deceduto a Caltanissetta nell’adempimento del proprio dovere, è stata celebrata una Santa Messa presso l’Abbazia di Santo Spirito, officiata da Padre Leo Alessi. Il 4 febbraio del 1991 l’equipaggio dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Caltanissetta, composto dall’App. Buttafuoco Butera Santo e dall’App. Michele Fiore, predisponeva un posto di blocco in Viale Paladini. Mentre erano impegnati nella identificazione di un automobilista, sopraggiungeva un’autovettura il cui conducente, dopo aver rallentato la marcia, giunto all’altezza dell’autoradio, esplodeva, in rapida successione, due colpi di fucile a pallettoni al loro indirizzo. Il primo colpo attingeva l’App. Fiore, che si accasciava al suolo, mentre il secondo, esploso all’indirizzo dell’altro militare, non raggiungeva il bersaglio, poiché il graduato, dopo la prima esplosione, si riparava dietro il mezzo militare, rispondendo al fuoco. L’autore del gesto, nonostante fosse stato colpito, riusciva ad allontanarsi a forte velocità. L’App. Fiore, immediatamente soccorso, decedeva
poco dopo presso l’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta, ove era stato trasportato. Le
indagini permettevano di identificare ed assicurare alla giustizia l’autore dell’insano gesto.
Presenti alla commemorazione i familiari del Caduto e le Autorità civili e giudiziarie della
Provincia, tra le quali il Prefetto di Caltanissetta Maria Teresa Cucinotta ed il Procuratore
Generale Sergio Lari, nonché una folta rappresentanza della Sezione di Caltanissetta
dell’Associazione Nazionale Carabinieri e del COBAR “Sicilia”.
Al termine della funzione religiosa, il Comandante Provinciale, Colonnello Gerardo Petitto,
ha ringraziato gli intervenuti e sottolineato l’importanza del sacrificio del militare, mentre il
Maggiore Restuccia ha ricordato l’episodio per il quale l’App. Fiore, il 17 novembre del
1992, veniva insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria con la seguente
motivazione “Nel corso di un servizio di prevenzione in zona ad alto rischio di criminalità,
veniva raggiunto da colpi di arma da fuoco esplosi da un pregiudicato, rimanendo
mortalmente ferito. Nobile esempio di sprezzo del pericolo e di altissimo senso del dovere”.
Nato a Bari il 5 ottobre 1959, dopo aver iniziato la sua cartiera nell’Arma a Trino, in
provincia di Vercelli, aveva prestato servizio al Nucleo Radiomobile di Sciacca e
successivamente venne trasferito a Caltanissetta. Nel 2009, gli venne intitolata la Caserma
sede della Compagnia Carabinieri di Bari San Paolo.
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